Il cantautore – che il prossimo 7 febbraio compirà 72 anni – se l’è vista brutta. Il Blasco ha davvero rischiato grosso.
Se ne infischia di quello che c’è scritto sulla carta d’identità, il rocker di Zocca continua a riempire gli stadi e a sfornare capolavori. A quasi 72 anni non ha certo intenzione di fermarsi: le sue condizioni di salute fortunatamente sono buone, nonostante qualche battuta d’arresto affrontata tempo fa. “Ho avuto tre malattie mortali ma sono uscito dal tunnel”, ha ammesso Vasco Rossi in un’intervista.
Ha combattuto con la grinta che lo ha sempre contraddistinto e alla fine ne è uscito vincitore. Rimane aggrappato alla cresta dell’onda il Blasco e i fan sperano che possa farlo ancora a lungo. D’altra parte, per uno come lui che in vita ha affrontato di tutto non dev’esser stato troppo difficile; grazie ai guadagni provenienti dalla sua carriera lunga e ricca di successi, inoltre, si è potuto permettere le migliori cure – come da sua stessa ammissione.
Vasco Rossi: “Adesso va bene”, come ha rischiato di perdere la vita
Ancora qualche settimana, poi per Vasco Rossi sarà tempo di spegnere le candeline, 72 per l’esattezza. Il cantautore ha superato praticamente indenne diversi periodi complicati: il primo negli anni 2000, come raccontato in una lunga intervista ai microfoni di Vanity Fair: “Sono andato in depressione. Gli amici hanno cominciato a morire intorno, Lolli, Massimo, Marietto. Ho avuto tre malattie mortali, nel 2011, quando sono andato in coma per 3 o 4 volte”.
Di queste patologie invece aveva parlato a Report, entrando nel dettaglio delle sue condizioni con l’allora padrona di casa Milena Gabanelli: “Ho avuto tre malattie pesanti. L’infezione che mi ha colpito polmoni e cuore. La valvola del cuore si era riempita di bacilli, ho rischiato di fare l’operazione per sostituire la valvola, poi li abbiamo uccisi e adesso va bene. È una malattia che si chiama endocardite, molti ci lasciano la pelle, ma io ho un fisico tale”.
E infine una grave polmonite: “Avevo 40 di febbre mentre ero sotto antibiotici. Erano tutti spaventatissimi. Ero in ospedale ma non mi avevano detto di andare, mi ero auto-ricoverato, avevo preso tutta una parte della clinica, l’avevo affittata, con quei soldi che ho guadagnato, sono così ricco”. aveva detto con un pizzico d’ironia.