“Tornate in Svizzera”, la frase che Michelle Hunziker non può dimenticare: così ha contrastato le difficoltà

Michelle Hunziker ha ripercorso le tappe che l’hanno portata a diventare uno dei volti più amati della televisione, senza tralasciare il doloroso episodio.

Aveva solamente 17 anni. Era il 1994, quando Michelle Hunziker decide di partire da Zuchwil, la cittadina svizzera nel Canton Soletta dove abitava, alla volta di Milano. Sogna di sfondare nella moda all’epoca, ma si vede chiudere diverse porte in faccia. Agenzie abbastanza note di quel periodo, come la Fashion e la Why Not, la scartano. Solo successivamente si accorge di lei la Riccardo Gay, grazie alla quale poi inizia a comparire in défilé importanti vestendo Armani e Rocco Barocco.

La televisione è arrivata poco dopo, visto che già nei mesi successivi viene scritturata per Buona Domenica, che in quell’edizione viene condotta da Gerry Scotti e Gabriella Carlucci. Nella celebre trasmissione è partecipane del concorso Miss Buona Domenica, ma il primo ruolo è a Mai dire Gol, insieme alla Gialappa’s. La svolta arriva nel 1996 quando è al fianco di Paolo Bonolis ne I cervelloni su Rai 1. L’ascesa verso il successo è stata rapida ma non sono mancati i momenti difficili.

Michelle Hunziker racconta gli inizi: “Mi dissero: ‘Torna in Svizzera’”

Guardandosi indietro sembra sia filato tutto liscio, la carriera lunga e ricca di successi non mente: Michelle Hunziker è indubbiamente una delle colonne portanti del piccolo schermo. Tuttavia, poco prima di esplodere in televisione nel 1996 come co-conduttrice al fianco di Paolo Bonolis ne I cervelloni, ha incontrato più di qualche ostacolo. Di quel periodo ha parlato in una lunga intervista concessa ai microfoni di Tv, Sorrisi e Canzoni.

“Porte in faccia ne ho ricevute tante, con lo sport, la scuola, gli amici. E poi con la moda: dicevano che avevo i polpacci grossi, non ero idonea, mi hanno riso in faccia, mi hanno detto ‘Torna in Svizzera’ e invece sono ancora qua”, ha dichiarato, spiegando poi come il suo carattere si sia modificato sensibilmente da allora.

“All’inizio avevo addosso molta ansia. C’era il senso di responsabilità, pensavo ai milioni di spettatori: ‘Oddio, se sbaglio!’ – ha ricordato – Invece anche nella vita, e non solo in tv, succede che dici una cavolata o che ti impappini, ma così sembri sincera e ti rendi anche più simpatica” sono state le sue parole.