Dopo la vittoria a X-Factor, la cantante si è ritrovata a dover gestire una situazione abbastanza spinosa. Nessuno le ha teso una mano.
“È stato un inferno, ero esausta”, a parlare è Francesca Michielin che ha ripercorso le tappe che l’hanno portata al successo. Trionfò alla quinta edizione di X-Factor nel 2011: era giovanissima, visto che all’epoca aveva solamente sedici anni. Finisce nella squadra Under Donne di Simona Ventura, poi la cavalcata fino alla vittoria nella serata finale. Il suo primo singolo viene pubblicato qualche tempo dopo, il 6 gennaio del 2012 esce Distratto – il brano fu composto per l’occasione da Elisa e Roberto Casalino.
Già allora in classifica fece registrare numeri da capogiro, eppure non fu il periodo più semplice per la cantante. Anzi, a rievocare adesso quei mesi riemerge ancora tanta frustrazione. Ha provato a raccontare il periodo successivo al talent show in una lunga intervista concessa ai microfoni di Factanza: “Ho fatto i salti mortali, confesso che ero molto stanca. È stata una delle esperienze più brutte della mia vita perché me l’hanno fatta pagare in ogni modo”.
Francesca Michielin e il dramma dopo la vittoria a X-Factor: “I professori mi presero di mira”
La fama è arrivata improvvisa e non poteva essere altrimenti. Il trionfo a X-Factor nel 2011 la travolse completamente e aveva solamente sedici anni. Francesca Michielin ha raccontato quel momento complicato ai microfoni di Factanza, lasciandosi andare in un’intervista: “C’era proprio un problema oggettivo, nel senso che avevo perso tanti giorni di scuola con X-Factor e dovevo recuperare in qualche modo. Quindi è stato difficilissimo”.
Poi ha proseguito ricordando i sacrifici fatti: “Per quasi nove mesi non mi sono potuta concentrare solo sulla musica, cioè mi sono dovuta dedicare molto di più allo studio per non perdere l’anno. Ho studiato di notte, il fine settimana non uscivo, rimanevo sui libri – ha spiegato – Ho fatto i salti mortali, confesso che ero molto stanca e il quarto anno l’ho fatto da privatista, ero esausta”.
E non solo, perché non trovò terreno fertile da nessuna parte: “Il problema è che molti professori furono particolarmente ostili nei miei confronti.Sapevano che avevo fatto un concerto la sera prima, allora mi interrogavano di proposito – ha affermato l’artista – Se chiedevo gli appunti ai miei compagni non me li passavano, è stato un inferno. La maturità poi una delle esperienze più brutte della mia vita”.