Il 2018 è stato un anno particolarmente caro per le tasche delle famiglie italiane, oramai abituate (loro malgrado) ai continui rincari di diversi settori. Fra questi spiccano specialmente quelli relativi al mercato di luce e gas, dato che lo scorso anno le voci in bolletta si sono fatte più pesanti. I dati del 2018 relativi ai costi delle bollette hanno pesato sul budget di tante famiglie italiane: il costo del gas è andato incontro ad un incremento complessivo del +5,7%, mentre il costo della luce è arrivato fino al +4,5% e quello dell’acqua è aumentato a sua volta del +4,3%. Anche il 2019 non sembra essere iniziato con novità più positive, per questo oggi approfondiremo quest’argomento.
Aumentano anche i consumi nel 2019
Questi primi mesi del 2019 hanno visto anche un importante aumento dei consumi di energia, cosa che ha ovviamente inciso ancor di più sulle bollette degli italiani.
Secondo i dati registrati da Terna, a gennaio si è arrivati ad un incremento di consumi di energia elettrica pari al 4,3%, rispetto al medesimo periodo del 2018. Si parla di una domanda superiore ai 28 miliardi di kilowattora, un dato che va spiegato anche alla luce delle temperature più rigide rispetto al gennaio passato. Tuttavia, anche se si cerca di escludere le variazioni di temperatura la variazione di energia richiesta è comunque cresciuta del 1,9%.
Passando invece alla situazione delle diverse regioni, gli aumenti più consistenti sono stati registrati nel Meridione (+6,2%), mentre al Centro e al Nord si è arrivati rispettivamente al +3,1% e al +5,7%.
Oggi, dunque, una delle soluzioni per risparmiare a disposizione dei consumatori italiani è quella di rivolgersi al mercato libero: sono infatti disponibili alcuni nuovi servizi che come Accendi Luce e Gas permettono di scegliere tra diverse offerte luce e gas davvero convenienti. Tuttavia un recente studio ha evidenziato come ancora molti italiani non si siano ancora preparati e informati sul passaggio al mercato libero.
Pochi italiani informati sul mercato libero
Insomma anche se presto la transizione al Mercato Libero diventerà una scelta obbligatoria per tutti i cittadini, ancora oggi sono pochi gli italiani informati su questo argomento.
Secondo uno studio condotto da Arera, la liberalizzazione pare non abbia prodotto una “curiosità” tale da spingere gli utenti ad informarsi su cosa cambia. Addirittura il 60% degli intervistati ha dichiarato di non voler cambiare operatore, perché si trova bene con quello attuale. È una vera e propria forma di “pigrizia” che può diventare una mannaia per il portafoglio: stando alla ricerca di Arera, addirittura il 71% dei consumatori non conosce le voci di costo presenti nelle bollette (e dunque non le sa leggere correttamente).
Infine forse il dato che più di tutti riassume la situazione è che il 48% degli italiani non sa né come funziona il mercato libero, né quali opportunità potrebbe portare.
In una situazione come questa tra aumenti di consumo, spese crescenti e scarsa informazione, dunque, serve una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini della Penisola.