Hanno avuto inizio martedì 27 novembre 2018 gli scavi finalizzati alla realizzazione della galleria Palestro-Stesicoro, la quale renderà la metropolitana cittadina più efficiente e dotata di nuove fermate, ma prima di fare il punto sull’opera è molto interessante evidenziare le modalità ingegneristiche con cui la si sta realizzando. Quando si parla di “scavi” si tende a pensare a lavorazioni eseguite direttamente dal suolo, alla realizzazione di concavità che comportano piccoli disagi a cui si può porre rimedio senza grossi problemi tramite l’utilizzo di semplici elementi strutturali quali quelli proposti da aziende come Giffi Market, in primis delle passerelle pedonali. In questo caso, tuttavia, la realizzazione dello scavo presenta peculiarità completamente diverse: questo nuovo tratto della metropolitana catanese viene infatti realizzato attraverso una soluzione di alta ingegneria.
Tunnel Boeing Machine: come funziona la “talpa”
Nello specifico, per portare a termine quest’opera nella città di Catania si sta utilizzando quella che è simpaticamente definita, in gergo, “la talpa”, ovvero la Tunnel Boeing Machine. Questa grande macchina lavora in modo contestuale sia all’effettuazione dello scavo che alla realizzazione del tunnel: man mano che lo scavo viene seguito, infatti, questo enorme macchinario installa i cosiddetti “conci”, ovvero gli elementi in calcestruzzo dalla forma “ad anello” che andranno a comporre il tunnel grazie alla loro disposizione in serie.
Tale modalità di realizzazione del tunnel, oltre ad essere molto efficiente e sicura, accorcia in modo importante i tempi di lavorazione, e questo è un fattore tutt’altro che secondario.
Ovviamente gli ingegneri impegnati in quest’avveniristico progetto hanno effettuato tutti i calcoli del caso con la massima dovizia, anche la profondità è stata calcolata in modo tale da scongiurare qualsiasi eventualità che si possano verificare delle interferenze archeologiche con il grande patrimonio storico-artistico che contraddistingue il centro storico della città.
Come si stava accennando in precedenza tale opera non richiede occupazioni di cantiere, e questo la rende particolarmente “discreta” pur trattandosi di un lavoro dalla considerevole portata, allo stesso tempo la stabilità dei vari edifici soprastanti non viene minacciata in alcun modo.
Solo l’ultimo tratto del lavoro richiederà, per ragioni tecniche, uno scavo tradizionale, e ad opera conclusa la Tunnel Boeing Machine verrà fatta tornare indietro e tornerà assolutamente disponibile per la realizzazione di lavori analoghi.
Le caratteristiche del nuovo tunnel metropolitano
Il tunnel in questione avrà una lunghezza pari a 2.177,52 metri e consentirà la realizzazione di 3 nuove stazioni, ovvero quelle di Vittorio Emanuele, di San Domenico e di Palestro; non va trascurato neppure il fatto che verranno realizzate 7 aperture equilibratrici.
Il finanziamento attuale copre soltanto alcune opere civili; per il completamento delle stazioni e per la realizzazione delle rifiniture, degli impianti e di quant’altro necessario per rendere completa tale opera sono attualmente in corso le procedure per accedere al finanziamento di 400 milioni già presente nel Documento di economia e finanzia e già approvato dal Consiglio dei Ministri.
Ad oggi, si prevede che l’opera verrà completata entro il 2024.
Un’opera infrastrutturale di notevole importanza
Non c’è che dire: quanto si sta realizzando in questa città siciliana rappresenta davvero un’opera molto importante, un’infrastruttura di cui l’intero territorio urbano avrà sicuramente modo di sfruttare al meglio.
Al di là di quest’aspetto, che è sicuramente centrale, è molto suggestivo prendere atto delle eccezionali modalità con cui si sta eseguendo questo scavo: effettuando un paragone con le modalità con cui venivano eseguiti analoghi scavi alcuni decenni addietro, risulta davvero evidente il fatto che la “talpa” rappresenti un progresso davvero avveniristico.