È la Sicilia la prima tra le regioni con il più alto tasso di malpractice, malasanità e accertamenti errati. Le ultime statistiche diffuse dalla Commissione parlamentare d’inchiesta, parlano di ben 117 casi di cui 84 sono decessi
Diagnosi errate o tardive, esami ospedalieri non eseguiti, disattenzione sullo stato del paziente, interventi chirurgici mal riusciti. Sono tra le prime cause che spesso si evolvono in tragici epiloghi ospedalieri portando a casistiche di malasanità. In base ai dati riportati dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta, le statistiche raccolte nell’anno 2016 fanno emergere un inquietante dato sulla sanità siciliana. Dalle indagini, risulta come la regione conti purtroppo ben 117 casi di cui 84 sono decessi. Con precisione si parla di 72 casi dovuti a presunti errori, 49 sono decessi ospedalieri e gli ultimi 45 sono dovuti ad altre motivazioni, di questi 35 sono morti in ospedale. Infatti le cause della malpractice possono essere molteplici, variabili ma soprattutto differenti in base ai servizi ospedalieri. Tuttavia, il rapporto Pit Salute 2016, evidenza come, tra le ragioni più frequenti, il 58,3% dei casi di malasanità siciliani sono errori riscontrati in ambito terapeutico, mentre l’area diagnostica risulta avere un margine del 41,7%. Entrambi risultano più frequenti nell’ambito ginecologico, chirurgico e ortopedico.
Dalle statistiche, emerge l’esistenza di casi che sono conseguenza di cattive condizioni igieniche poco idonee all’ambiente ospedaliero, l’errore umano e, tra le tante, anche un malfunzionamento dei macchinari. Recentissimo è il caso di una donna di 72 anni, deceduta nell’ospedale Villa Sofia di Palermo: questo caso, definita “malasanità” proprio dai parenti della vittima, ha visto la donna morire in seguito ad un guasto dell’elevatore. La donna, portata al Pronto Soccorso a causa di un infarto, sarebbe rimasta bloccata per 15 minuti in ascensore assieme a medico e due infermieri, mentre stava per essere sottoposta ad una coronarografia. È morta subito dopo l’esame.
Altro caso che viene spesso riportato sui tabloid, è la morte neonatale. Verso la fine di maggio ci fu il caso disperato di un neonato trapanese di due mesi affetto da una grave malformazione epatica. Pur di andare a fondo, i genitori firmarono il consenso informato per fare una biopsia e avere un quadro completo. L’intervento invasivo ha causato un’emorragia interna, con conseguente e celere trasferimento alla Chirurgia pediatrica nel reparto di Terapia intensiva dell’Ospedale dei bambini (Di Cristina di Palermo) con classe di priorità altissima. Tuttavia, la situazione è peggiorata, portando al decesso del piccolo. Sebbene, come spiegato, la patologia del piccolo può portare alla morte in pochi giorni, la cartella clinica è stata sequestrata dalla polizia.
Un ennesimo sospetto caso di malasanità è avvenuto anche presso la clinica Regina Pacis di San Cataldo (Caltanissetta) durante lo scorso gennaio, quando una donna cinquantenne, entrata in sala operatoria per un intervento ormai di routine, l’asportazione di un fibroma all’utero, è morta durante l’operazione. Ancora inspiegabile la prematura morte, ma la donna era stata sottoposta a tutti gli esami preparatori come da prassi.
Tra le cause più diffuse di malasanità, spesso rientra anche da eventuali carenze dell’organico del personale medico e paramedico che possono portare una situazione ospedaliera delicata di un paziente, ad una situazione di malasanità. Eppure, questa casistica sembra non verificarsi in Sicilia, dove il personale medico è di 12 medici su 10 posti letto.
Esistono diverse opzioni per chi è stato vittima di malasanità o per chi vuole informazioni sui risarcimenti che può richiedere. La prima cosa da fare è mettere insieme tutti i documenti relativi al caso: cartelle cliniche, nomi dei medicinali ed eventuali terapie; questo può servire a definire in maniera accurata la possibilità di essere stati vittime di malasanità. A quel punto ci si può rivolgere agli esperti del settore che sapranno definire la situazione e decidere la strategia migliore. Consigliamo di visitare il sito sportellolegalesanita.com per avere maggiori informazioni riguardo i casi in cui è previsto un risarcimento e per sapere come procedere nei casi di malasanità. La consultazione di un esperto del settore è infatti fondamentale per non rischiare di perdere tempo e denaro in cause inutili.
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