La situazione economica continua a non essere delle migliori nel nostro Paese, soprattutto in questo momento in cui il premier Renzi ha rassegnato le sue dimissioni. Probabilmente i prossimi mesi si giocheranno partite molto importanti a livello economico. Tutto ciò non giova senz’altro agli italiani che vivono un momento storico molto complicato in cui si registra una disoccupazione, specie quella giovanile, a livelli preoccupanti. Negli ultimi anni, complice questa situazione di forte instabilità, la richiesta di prestiti è aumentata a dismisura in Italia ed ha colpito anche quelle fasce di lavoratori che un tempo venivano considerati privilegiati. Ci riferiamo, in sostanza, ai dipendenti pubblici. In questo articolo proveremo, in qualche modo a capire proprio quali strade hanno intrapreso i dipendenti pubblici, in attività o pensionati, per trovare un minimo di sollievo, anche se temporaneo, attraverso i prestiti Inpdap.
I piccoli prestiti Inpdap
I prestiti di piccolo importo sono quelli che generalmente vengono richiesti da parte delle persone che necessitano di particolari liquidità, i quali permettono di poter ottenere la somma di denaro richiesta nel breve periodo. Questo particolare prestito si suddivide in quattro tipi completamente diversi tra di loro: il primo ha una durata che risulta essere pari ad un anno sul fronte rimborso e la somma di denaro che potrà essere richiesta sarà pari ad uno stipendio netto che viene percepito da parte di quella persona che decide di richiedere tale finanziamento. Il secondo tipo di prestito, che rientra in questa categoria ha dei tratti molto simili: in questo caso, il finanziamento potrà essere pari a due stipendi netti e dovrà essere restituito in ventiquattro mesi. Il terzo è quello dalla durata di tre anni e dal valore complessivo pari a tre stipendi. Infine quello più conosciuto e definito da tutti il piccolo prestito Inpdap, è quello che ha la durata di quarantotto mesi ed il cui importo massimo risulta essere pari a quattro stipendi netti. Sarà quindi possibile poter ottenere il massimo livello di soddisfazione senza che vi possano essere delle complicazioni. Per approfondire consigliamo di visitare questo sito sui prestiti Inpdap.
I prestiti pluriennali diretti Inpdap
La seconda tipologia di finanziamenti ai quali sarà possibile accedere è quella dei prestiti pluriennali diretti. Si tratta di un finanziamento classico il cui importo potrà essere variabile a seconda dello stipendio ed ovviamente dell’esito dell’analisi della domanda, effettuata dall’ente, la quale viene inviata dal richiedente. Inoltre è bene sottolineare come, per poter riuscire ad ottenere questo finanziamento, occorre che il lavoratore sia iscritto da quattro anni alla Gestione Unitaria delle Prestazioni Creditizie, caratteristica che non deve mai essere assente e che andrà ad incidere sull’esito finale della richiesta. Importante aggiungere come, tale tipologia di finanziamento, avrà una durata minima di cinque anni ed una massima di dieci. Anche i lavoratori a tempo determinato possono chiedere questo finanziamento, a patto che essi siano assunti per almeno tre anni: una data inferiore non permette di poter accedere a questo particolare credito.
I prestiti pluriennali garantiti Inpdap
Infine vi sono i prestiti con garanzia, i quali sono praticamente identici a quelli diretti di tipo pluriennale. La sola differenza consiste nel fatto che, il debito, sarà coperto da delle garanzie qualora si dovesse manifestare una tra tre conseguenze negative: la copertura riguarderà la morte del richiedente, la riduzione dello stipendio che non permette di poter effettuare il pagamento delle rate ed ovviamente la fine del rapporto lavorativo per cause che non dipendono dal richiedente del finanziamento.