Salvini sul Referendum Canton Ticino: «Non mi stupisce che gli svizzeri dicano prima gli svizzeri, mi stupisce che il governo italiano dica prima gli scafisti. Gentiloni e Comi? Sai come tremano gli svizzeri per le loro minacce»
Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ai microfoni di Radio Cusano Campus, in merito al referendum nel Canton Ticino in cui gli elettori svizzeri hanno detto sì ai limiti per i lavoratori frontalieri. «Non mi stupisco che in un momento di crisi come questo, gli svizzeri dicono prima gli svizzeri così come gli austriaci dicano prima gli austriaci. Mi stupisce che in Italia abbiamo governi che non fanno gli interessi degli italiani. Noi invece diciamo prima gli scafisti. Sfido chiunque a dire, a parità di qualifiche, se un posto di lavoro lo dai a un cittadino svizzero o a un altro cittadino di qualche altro paese del mondo. Se in Italia facessero un referendum se dare case popolari prima agli italiani o prima agli svizzeri cosa risponderebbero? E’ bello che i cittadini parlino, invece in Italia i cittadini non possono esprimersi.
I frontalieri italiani non avranno problemi perché quella italiana è un’immigrazione altamente qualificata, non è l’immigrazione di basso livello che subiamo noi. Noi allontaniamo i nostri migliori e li costringiamo ad andare a lavorare all’estero».
Riguardo le parole Paolo Gentiloni e Lara Comi sulle possibili sanzioni alla Svizzera. «Sono divertentissimi, sai come tremano gli svizzeri per le minacce di Gentiloni e di Lara Comi», ha ironizzato Salvini.