«Io penso che doveva stare più attenta. Queste ragazze sono assieme vittime e carnefici tante volte. E’ logico che c’è chi se la va a cercare. L’80% delle volte alcune se la cercano. Ci sono ragazze che poi cadono nelle trappole, una corretta educazione sessuale potrebbe prevenire certe cose»
L’ex direttore del TG4 Emilio Fede è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus per commentare il tragico epilogo della vicenda legata a Tiziana Cantone: «Il cyber bullismo è un problema serissimo. Ho già fatto avvertimenti alla polizia postale e ai carabinieri in cinque procure. Io in 7 giorni ho ricevuto 38.000 messaggi di minacce di morte, bestemmie, insulti. E’ inimmaginabile. Il fatto che una persona sia massacrata, umiliata, ossessionata moralmente e fisicamente è un delitto vero e proprio, è un tentato omicidio. Sull’odio dei cyber bulli io farò un libro che chiamerò “I Figli dell’Orrore”. Questa vicenda viene presa troppo a cuor leggero». Emilio Fede, poi, ha detto la sua su chi dice che in fin dei conti Tiziana doveva stare più attenta nell’inviare a quei falsi amici i video che poi le hanno rovinato la vita: «Io penso che sia possibile, doveva stare più attenta. Queste ragazze sono assieme vittime e carnefici tante volte. E’ logico che c’è chi se la va a cercare. L’80% delle volte alcune se la cercano. Ci sono ragazze che poi cadono nelle trappole, una corretta educazione sessuale potrebbe prevenire certe cose».
«Su Facebook ci sono gli impotenti che si buttano dentro raccontando di tutto, c’è quella che si mette lì seminuda che manda l’immagine di quando ha preso per la prima volta il caffè, ci sono tante cavolate, ci sono ragazze che si mostrano troppo, allertano e aprono desideri, ci sono i maniaci, c’è una immensità di maniaci sessuali e molte ragazze si prestano, con cosce all’aria. Ci sono delle situazioni che anno controllate».
Davanti ai conduttori che si dissociano, Emilio Fede aggiunge: «Ovviamente la colpa è del maniaco, ma il maniaco viene sollecitato dalla situazione che ha attorno. Si eccita la fantasia, si eccita il rancore verso chi ha più cose di te, si eccita l’odio di classe».