«Quando Tronca ha tolto i fondi alla metro, Rettingheri e Brandolesi non hanno detto nulla, noi abbiamo recuperato 18 milioni e loro si sono dimessi. Ingerenze? Nulla di più falso. Su Raineri e Romeo…»
Enrico Stefàno, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle e presidente della Commissione capitolina trasporti, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus in merito alla raffica di dimissioni che ha riguardato la giunta capitolina e i vertici di Atac e Ama. «In politica, così come nella vita, è opportuno ripartire dalle difficoltà con determinazione. Sarei ipocrita a dire che va tutto bene, ma dalle difficoltà si può ripartire per lavorare ancora meglio, per rendere Roma un posto migliore. Le difficoltà sono interne fino a un certo punto. Per quanto riguarda Atac, sono molto critico con i dirigenti che si sono dimessi. Penso sia un dato su cui riflettere il fatto che Tronca prima del nostro arrivo abbia tolto i fondi destinati alla Metro A e Rettingheri e Brandolesi non hanno detto nulla. Noi abbiamo provato a recuperare almeno parte di questi fondi, abbiamo trovato 18 milioni e loro si sono dimessi. Ingerenze da parte nostra? Nulla di più falso. L’assessore Meleo ha mandato una lettera a Rettingheri e Brandolesi chiedendogli di informarci nel caso in cui avessero deciso di fare interventi sulle macro strutture. Non è affatto un’ingerenza, abbiamo solo detto di darci notizia perché è giusto che fossimo informati. Ricordo che fino a poco tempo fa c’era l’assessore Esposito che twittava: licenzia questo, licenzia quest’altro. Siamo al lavoro per individuare il nuovo amministratore unico, è questione di pochi giorni».
«L’Anac ha stabilito che il capo di gabinetto Raineri non poteva essere nominato. Ovviamente la sindaca ha dovuto procedere e evidentemente anche l’assessore al bilancio si è dimesso perché riteneva fondamentale la collaborazione con quel determinato capo di gabinetto, anche se formalmente i ruoli non sono legati. Siamo al lavoro per cercare prima possibile dei sostituti che siano competenti e determinati a portare avanti il nostro lavoro. Divisione interna al M5S tra vertici nazionali e locali? C’è una dialettica certe volte accesa perché non è che si può sempre essere tutti della stessa opinione. Spesso i media ingigantiscono perché vogliono fare notizia, ma non gioverebbe a nessuno fare la guerra su Roma». «Governeremo Roma con tutti i cittadini al fianco, perché se Roma funziona tutti ne guadagneranno. Se poi ci sono disegni dall’alto, questo non fa che spronarci ad essere ancora più convinti per lavorare e cambiare le cose».
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