Un tempo il calcio era solo passione: oggi, invece, parliamo di un vero e proprio business che non può fare a meno di appoggiarsi ai grandi sponsor quali Puma, Adidas e Nike. Si tratta di una evoluzione che ha dovuto considerare l’impennarsi dei costi, che ha spinto le società calcistiche ad affidarsi ad alcuni degli sponsor più importanti nel campo degli articoli sportivi. Gli stessi calciatori, poi, hanno approfittato di questa situazione per realizzare entrate ancora maggiori, legandosi a doppio filo ad uno di questi marchi, destinati a seguirlo lungo tutta la sua carriera dentro e fuori dal rettangolo verde. Appare naturale, dunque, che tali brand si diano battaglia per accaparrarsi i nomi delle società e dei calciatori più importanti. La Juventus è un grande esempio di business calcistico: nonostante l’Italia abbia vantato per anni società calcistiche col fatturato più ampio del mondo, oggi la crisi ha spinto il nostro Paese in secondo piano, anche sotto questo aspetto. Unica eccezione la Juventus: una società che, ha saputo risollevarsi per merito di un business man di livello come Andrea Agnelli: e non parliamo solo di stadio, di diritti Tv e di fatturato (ben al di sopra dei 300 milioni annui), ma anche del business legato al merchandising e dunque alla vendita di magliette e completi, in grado ogni anno di iniettare denaro fresco nelle casse della società bianconera.
E non è un caso che molti di questi articoli sportivi siano oggi reperibili anche sul web, a dimostrazione che il merchandising sportivo sia oramai uno dei prodotti di punta per tutti gli e-commerce del settore. Facendo un esempio pratico basta vedere siti come Sportit.com: un vero e proprio negozio di calcio online, che propone direttamente sul portale tutti i gadget e i prodotti ufficiali delle diverse società calcistiche, permettendo di ottenere subito la maglia o il prodotto griffato con i colori della squadre del cuore.
Non solo Juventus e Serie A: ecco il Catania
Il mondo del calcio italiano non ospita solo la Juventus, in quanto a strategie di marketing e merchandising, e non è solo Serie A. Anche il Catania, attualmente militante in Lega Pro, sta attuando una serie di piani di marketing fortemente incentrati sulla vendita delle magliette e, dunque, sui ricavi del merchandising. Nonostante la sua situazione finanziaria non sia esattamente florida (con una perdita di esercizio pari a circa 11 milioni di euro), la società calcistica etnea ha deciso di portare la ‘moda’ delle maglie personalizzate con nome e cognome dei calciatori anche oltre la Serie A e la Serie B. Parliamo di una scelta che potrebbe portare ad un’impennata nella vendita delle magliette e, dunque, ad una serie di ricavi fondamentali per tappare il buco a bilancio e per garantire alla società di Pietro Lo Monaco una situazione finanziaria più tranquilla.