«Se prima era altamente improbabile che potessero arrivare sui barconi terroristi strutturati, cioè soggetti su cui l’Is aveva investito soldi e tempo per l’addestramento, oggi siamo davanti a miliziani che difendevano Sirte e che dopo la caduta di Sirte sono allo sbando»
Il presidente del Copasir, Giacomo Stucchi ha spiegato all’Adnkronos che «realisticamente è cambiato lo scenario e se prima della liberazione di Sirte dall’Is l’arrivo di terroristi con i barconi dei migranti era altamente improbabile oggi una minaccia di questo tipo è possibile». «Se prima era altamente improbabile che potessero arrivare sui barconi terroristi strutturati, cioè soggetti su cui l’Is aveva investito soldi e tempo per l’addestramento, oggi siamo davanti a miliziani che difendevano Sirte e che dopo la caduta di Sirte sono allo sbando. La maggior parte sono fuggiti verso sud, qualcuno potrebbe intraprendere la rotta mediterranea e quindi pensare o di salvare la pelle o di compiere un ultimo gesto eclatante dalle conseguenze magari drammatiche, per la sua appartenenza e devozione alla causa dell’Is».
«Non è detto che il miliziano abbia le stesse conoscenze o capacità di un terrorista strutturato ma sicuramente può fare tanti danni. Ovviamente parliamo di ipotesi». Riguardo alla sicurezza, secondo Stucchi è «necessario davanti a una possibile minaccia di questo tipo implementare ulteriormente i controlli». «Presenza di jihadisti nel milanese? A me non risulta che ci siano problemi di questo tipo. Altro caso invece sono i passaggi di alcuni soggetti in alcune zone d’Italia».