«È mio auspicio che la memoria dei martiri del lavoro italiano all’estero possa costituire un esempio di impegno e di dedizione, ma anche un continuo sprone a migliorare le condizioni della sicurezza sul lavoro, ovunque nel mondo»
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del 60° anniversario della tragedia di Marcinelle, ha espresso il suo pensiero attraverso un messaggio scritto nel quale afferma: «Sessanta anni fa, l’8 agosto del 1956, lavoratori di dodici diverse nazionalità, tra cui 136 italiani, persero la vita nelle profondità della terra al Bois du Cazier. La tragedia costituì uno dei più sanguinosi incidenti sul lavoro della storia italiana ed europea. Una tragedia assurta a simbolo delle sofferenze, del coraggio e dell’abnegazione dei nostri concittadini che lottavano, attraverso il duro lavoro, per risollevare se stessi e le loro famiglie dalla devastazione del secondo conflitto mondiale». «Proprio in questi stessi anni i popoli europei, nell’anelito verso un futuro migliore, fatto di pace e prosperità, decisero di intraprendere un percorso comune, pienamente consapevoli di come le antiche divisioni avessero portato il continente a una lacerante devastazione, umana e materiale. È mio auspicio che la memoria dei martiri del lavoro italiano all’estero possa costituire un esempio di impegno e di dedizione, ma anche un continuo sprone a migliorare le condizioni della sicurezza sul lavoro, ovunque nel mondo».
«Ai familiari delle vittime vicinanza e solidarietà»
«La tragedia di Marcinelle ci ricorda che un futuro di unità, progresso e prosperità diffusa, di pace e condivisione dei valori alla base delle nostre Costituzioni democratiche, deve essere forgiato giorno per giorno, attraverso un impegno che sappia trascendere le difficoltà contingenti. Con questi convincimenti porgo ai familiari delle vittime e a tutti voi, a nome del popolo italiano e mio personale, sentimenti di profonda vicinanza e solidarietà», scrive infine i capo dello Stato.