Oltre 10mila studenti universitari italiani hanno sostenuto la legge proposta dal Movimento 5 Stelle per abbassare le tasse universitarie: «Tasse più basse fin da subito per le fasce medie di reddito e la “no tax area”, zero tasse, per le famiglie di quegli studenti che non raggiungono i 15 mila euro di reddito all’anno»
Carlo Sibilia, deputato del Movimento 5 Stelle e segretario della III Commissione Affari Esteri e Comunitari, ha scritto un post sul blog di Beppe Grillo dove annuncia «la raccolta di oltre 10mila firme degli studenti universitari italiani che hanno sostenuto» la proposta di legge penstastellata «che prevede tasse più basse fin da subito per le fasce medie di reddito e la “no tax area”, zero tasse, per le famiglie di quegli studenti che non raggiungono i 15 mila euro di reddito all’anno». «Inoltre – scrive Sibilia – imponiamo un contenimento della tassazione per ogni ateneo perché la mancanza di finanziamenti da parte del governo al fondo ordinario per le università non deve ricadere sugli studenti. Siamo tra gli ultimi paesi europei per investimento in università e ricerca: l’1% del Pil è troppo poco, servirebbero almeno 30 miliardi di euro in più».
La proposta di legge del M5S
«Ma quanto costa mettere in pratica la nostra proposta di legge? Soltanto 90 milioni di euro. Se tutti i parlamentari si tagliassero lo stipendio come facciamo noi, in una sola legislatura si potrebbero risparmiare e reinvestire nell’economia quasi 300 milioni di euro: più di tre volte la cifra necessaria per realizzare questo progetto. I soldi per metterlo in pratica ci sono: il governo ha già a disposizione questa cifra, accantonata nel bilancio dello Stato». «La nostra proposta risponde alle necessità di migliaia di studenti e famiglie italiane, per le quali la voce di spesa “tasse per lo studio” è diventata insostenibile, e rappresenta la soluzione più efficace rispetto al calo di 65 mila matricole in soli 10 anni». «Tasse più basse subito all’università: grazie al MoVimento 5 Stelle è possibile».