Le suore di clausura rispondono al Pontefice sul “prudente discernimento” nell’uso dei mezzi di comunicazione voluto dalla nuova Costituzione Apostolica: «Molto pericoloso per noi claustrali entrare in internet. Significa entrare nel mondo, ma noi dobbiamo essere isolate dal mondo e pregare per il mondo»
In merito alla nuova Costituzione Apostolica sulla vita contemplativa femminile ‘Vultum Dei Quaerere’, firmata dal Papa Francesco, in cui si chiede un “prudente discernimento” nell’uso dei mezzi di comunicazione affinché non diventino occasione di evasione dalla vita fraterna, arriva la risposta dalle suore di clausura: «Molto pericoloso per noi claustrali entrare in internet. Significa entrare nel mondo, ma noi dobbiamo essere isolate dal mondo e pregare per il mondo». Risposta che arriva a Radio Vaticana da madre Maria Gonzalez, priora del monastero di clausura ‘Santissimo Sacramento’ di Napoli.
Madre Gonzalez tiene inoltre a sottolineare: «Noi li usiamo soltanto per lo stretto necessario solo per la comunicazione: ci chiedono preghiere e noi mandiamo e-mail. Riguardo al nuovo documento – che arriva 66 anni dopo il precedente, ‘Sponsa Christi’ di Pio XII – lo abbiamo accolto davvero con tanto amore, è stata un vera emozione sapere che la Chiesa pensa a noi, che il Papa si preoccupa per noi, che doniamo la nostra vita totalmente a Dio e alla Chiesa».