Scontro tra due treni, 23 morti e 52 feriti. Tragedia avvenuta dopo le 11.30 nel binario unico tra Corato-Andria. Quasi sicuro l’errore umano. Non è stata segnalata la presenza dei convogli nella stessa tratta. E’ una disgrazia che si poteva evitare?
Il rombo degli elicotteri che volano basso sotto un cielo a tratti coperto da una cappa di afa insopportabile e lo strillo delle sirene. Un odore soffocante di gasolio che toglie il respiro ai tanti che si sono addentrati nell’uliveto dove affluiscono tutte le ambulanze del 118, per prestare i soccorsi. La scena è raccapricciante. Quei due vagoni, l’uno dentro l’altro, due treni locali, si sono scontrati frontalmente sulla linea monobinario Corato-Andria che collega il Nord Barese a Bari. Uno scontro terribile, con almeno 23 morti. Tre le inchieste sulla tragedia: una della Procura della Repubblica di Trani (sostituto procuratore Francesco Giannella), una interna di Ferrotramviaria che gestisce la linea, e una del ministero dei Trasporti. A causare l’incidente la mancata comunicazione della presenza di due treni in quella stessa tratta ferroviaria di un solo binario. Non ci sono indagati, per il momento il fascicolo aperto dalla Procura di Trani per omicidio plurimo colposo è a carico di ignoti.
I treni passeggeri sono utilizzati in prevalenza da lavoratori ma anche da turisti. A quanto si apprende da Ferrovie del Nord Barese, su quel tratto sono anche in corso i lavori di raddoppio ma non ci sarebbe nessuna connessione con l’incidente. L’impatto è stato violentissimo, perciò tutti i passeggeri sono stati scaraventati come proiettili in avanti. E’ assurdo sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che nel 2016 avvengano ancora tragedie simili, soprattutto se si considerano i continui aumenti delle tariffe ferroviarie. L’associazione fa sapere che promuoverà una class action contro i responsabili, se i passeggeri non verranno automaticamente risarciti, non solo “per i danni fisici subiti”, ma anche per “la paura provata al momento dello scontro”.
I commenti sono chiusi.