Sul disegno di legge Giachetti in merito alla liberalizzazione della cannabis, la Lorenzin ha tenuto a precisare di essere «totalmente contraria a un’idea di normalizzazione del consumo della droga». «Non va dimenticato che il consumo di droga è diffuso tra i giovanissimi. Si comincia a 11 anni»
Beatrice Lorenzin, ministro della salute del Governo Letta e riconfermata nel Governo Renzi, durante una conferenza sui nuovi livelli essenziali di assistenza, ha parlato del disegno di legge Giachetti in merito alla liberalizzazione della cannabis, che il prossimo 25 luglio verrà discussa dai parlamentari alla Camera. «Sono totalmente contraria a un’idea di normalizzazione del consumo della droga», ha tenuto a sottolineare la ministra. «E’ una tendenza che, credo, dobbiamo combattere». «Una delle ragioni dei sostenitori della liberalizzazione – ha continuato la Lorenzin – è quello di togliere il traffico dalle mani delle mafie, però non va dimenticato che il consumo di droga è diffuso tra i giovanissimi. Si comincia a 11 anni. E’ evidente che, così come si vieta ai minori il consumo di alcol e fumo, si farà altrettanto per le sostanze psicotrope. Quindi continuerebbe ad esserci un traffico parallelo nei confronti dei minori. E questa è la prima motivazione che mi vede contraria alla liberalizzazione».
«L’altra ragione – ha spiegato infine – è che, da ministro della Salute, ritengo che noi dobbiamo combattere la ‘normalizzazione’ dell’uso delle sostanze. L’idea che fare uso di droghe sia un fatto normale è un concetto pericoloso, che danneggia profondamente la nostra salute fisica e psichica. La droga è intorno ai nostri ragazzi. Ovunque. E noi dobbiamo dare un messaggio netto ai giovani sul no a queste sostanze».
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