Il Presidente del Governatorato di Ninawa: «Mosul sarà presto liberata dall’Isis, ne sono sicuro. Ma abbiamo bisogno dell’aiuto dell’Europa». «Ci sono migliaia di persone bloccate che stanno vivendo sotto l’occupazione dell’Isis a Mosul». «Serve un aiuto militare in Iraq, a Mosul»
Bashar Hameed Mahmood Al-Kiki, Presidente del Governatorato di Ninawa (Iraq), regione in cui si trova Mosul che da due anni è nella mani dell’Isis, ha fatto visita a Palermo per partecipare a un convegno internazionale. Giorni fa sia il Presidente del Consiglio del Governatorato di Ninawa che i rappresentanti del Comune di Mosul, hanno incontrato a Bruxelles le autorità regionali curde e i rappresentanti del Parlamento Europeo. Tema principale dell’incontro, un progetto di cooperazione finanziato dall’UE e gestito da Mediter per promuovere l’inclusione sociale e l’imprenditorialità mediante il sostegno alla leadership femminile del Nord dell’Iraq. Al-Kiki ha spiegato all’Adnkronos che «la visita a Bruxelles è servita per presentare al Parlamento europeo i risultati del progetto». Inevitabilmente la discussione è poi sfociata nella tragica situazione in cui versa Mosul dopo l’occupazione dell’Isis.
La situazione attuale a Mosul
«Ci sono migliaia di persone bloccate che stanno vivendo sotto l’occupazione dell’Isis a Mosul. Noi viviamo dove non c’è l’occupazione dell’Isis. Le zone limitrofe di Mosul sono state liberate grazie ai militari iracheni ai peshmerga». «Mosul sarà liberata, come sta accadendo nelle altre parti dell’Iraq liberata dall’Isis, ecco perché abbiamo fatto questa visita all’Unione europea per chiedere un aiuto, non solo finanziario, ma anche un aiuto militare in Iraq, a Mosul e loro ci hanno promesso diverse cose importanti. Cose buone». «L’Europa ci deve aiutare sul versante militare per la liberazione dall’Isis, solo allora potremo parlare di rilancio». «Viviamo con il terrorismo, ci stiamo difendendo e stiamo lavorando contro gli attentati, ci aiutano i peshmerga, i militari iracheni, stanno facendo di tutto per battere l’Isis. Grazie loro è stato liberato almeno il 40 per cento del governatorato di Niniwa». «Quella parte di territorio del Governatorato del Ninawa è stato liberato dall’Isis, grazie anche all’esercito iracheno e ai peshmerga». «Ma il pericolo dell’Isis non finirà con la liberazione di Mosul, abbiamo bisogno di sviluppo».
La situazione femminile
«Purtroppo, a causa della presenza dell’Isis, le donne stanno vivendo un momento molto difficile. Sono oltre 1.600 le donne violentate nella nostra regione dai terroristi dell’Isis. E’ una situazione terribile. Non solo. Le donne di affari sono molto penalizzate, vivono una situazione terribile. Per questo chiediamo aiuto con questo progetto per le donne». «Questa è una città – Palermo – molto accogliente e l’abbiamo amata subito. Apprezziamo quello che sta facendo il sindaco Leoluca Orlando per l’accoglienza».