Giocattoli tradizionali o giocattoli tecnologici?

Una disputa che ormai dura da anni quella tra i giocattoli tradizionali, detti anche “naturali” e quelli tecnologici

Giocattoli tradizionali o giocattoli tecnologici?

Il bambino, fin da piccolo, in strutture come asili nido, è abituato a giocare con giocattoli di legno, formine da incastrare e palline colorate. I movimenti che un bambino compie nel traslare, lanciare o magari incastrare formine sono azioni che aiutano il bimbo nell’orientamento e nello sviluppare immaginazione e fantasia. I giocattoli per la prima infanzia delle case produttrici più importanti, come Chicco, Clementoni, e Fisher- Price, sono creati proprio per questo aiutare il bambino nelle prime movenze e sviluppare il pensiero induttivo. I giocattoli tecnologici invece sono adatti più ad una fascia di età superiore ai 7 anni. Essi infatti sono meno adatti alla prima infanzia perché seguono dei canoni di gioco ben precisi e la fantasia e l’immaginazione spesso vengono meno. Sono però al contrario una buona introduzione al problem solving perché per esempio come spesso succede nei videogiochi il giocatore si trova immerso in una trama adepto a risolvere problemi o spesso missioni con l’aiuto dell’intuito.

Con gli sviluppi della tecnologia nel campo dei giocattoli sembrava quasi spacciata l’era dei giocattoli tradizionali, ma dal 2012 in poi, registriamo un nuovo incremento soprattutto con l’avvento delle nuove Barbie e di personaggi giocattolo come i Transformers. Bambole, peluche e personaggi articolati sono tornati attualmente a far breccia nei cuori dei più piccoli. Una curiosa novità del 2016 sono i Super Wings giocattoli che stanno facendo letteralmente impazzire i bambini. Oltre i soliti Amazon ed Ebay come rivenditori online di giocattoli, sul web si possono trovare davvero tantissime belle realtà, con prezzi ancora più competitivi dove poter consultare recensioni e novità in arrivo come ad esempio e-giochiamo.it.

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