L’attentatore, bloccato dagli addetti alla sicurezza all’ingresso di un concerto ad Ansbach, si è fatto saltare in aria nelle vicinanze, fortunatamente in presenza di poche persone: 12 i feriti, nessuno in pericolo di vita. Non si esclude la pista di un attentato di matrice islamica
Dopo l’attentato a Monaco di venerdì, dove hanno perso la vita 10 persone per mano del 18enne Ali Sonboly, poi suicidatosi, è ancora terrore in Germania. L’ennesimo attacco è avvenuto ieri sera, intorno alle 22, e sempre in Baviera, a una quarantina di chilometri da Norimberga. Il responsabile è un rifugiato siriano di 27 anni, con reati di droga alle spalle e richiesta di asilo respinta circa un anno fa: gli era stato tuttavia concesso di continuare a vivere in Germania con un permesso di soggiorno provvisorio in considerazione del conflitto in Siria. Secondo alcune fonti che citano la polizia tempo addietro si sarebbe sottoposto a delle intense cure psichiatriche, dopo aver tentato due volte il suicidio. L’attacco è avvenuto dinanzi a un ristorante nel centro di Ansbach, vicino a un festival musicale, reale obiettivo dell’attentato, dove il 27enne si è fatto saltare in aria provocando 12 feriti. Fortunatamente nessuno è in pericolo di vita. Il concerto è stato immediatamente interrotto e le 2.500 persone presenti sono state fatte evacuare. All’inizio si è parlato di una possibile fuga di gas, ma il sindaco di Ansbach, Carla Seidel, ha poi confermato che si è trattato di un ordigno. La polizia ha quindi rassicurato tutti spiegando che l’unica vittima era l’attentatore.
Bloccato all’ingresso del festival perché senza biglietto
Non si esclude che il giovane kamikaze avesse legami con l’Isis. Durante una conferenza stampa, tenuta subito dopo l’accaduto, il ministro dell’Interno bavarese Joachim Herrmann ha poi precisato che l’attentatore aveva tentato di intrufolarsi al festival musicale, ma che era stato bloccato dagli addetti alla sicurezza perché non munito di biglietto. Si sarebbe quindi fatto esplodere nelle vicinanze, fortunatamente in presenza di poche persone. Dagli ultimi aggiornamenti è emerso che prima di azionare l’ordigno aveva avuto un colloquio telefonico. Inoltre pare che nell’ordigno siano stati messi anche pezzi di metallo, simili a utensili per la lavorazione del legno. Costituita una commissione di oltre 30 investigatori per indagare sull’attentato, è stato inoltre chiesto agli spettatori presenti al concerto di inviare alla polizia foto e filmati registrati nel corso della serata.