«La dinamica in linea di massima è ricostruita, ma potremo dirlo con esattezza solo quando ne saremo assolutamente certi». «Parlare di un errore umano è corretto ma assolutamente riduttivo». E’ quanto dichiarato dal pm Giannella in merito al disastro ferroviario in Puglia
Francesco Giannella, procuratore aggiunto del Tribunale di Trani, è intervenuto in merito allo scontro frontale fra due treni avvenuto il 12 luglio nel tratto di binario unico tra Corato e Andria che è costata la vita a 23 persone. «La dinamica in linea di massima è ricostruita», ha spiegato il pm, «ma potremo dirlo con esattezza solo quando ne saremo assolutamente certi». «Parlare di un errore umano è corretto ma assolutamente riduttivo». «La domanda di giustizia è più che legittima e per questo noi ci impegneremo per far sì che tutti coloro che hanno avuto un ruolo in questo terribile evento siano assicurati alla giustizia». «E’ chiaro che l’eccesso di burocrazia sia fonte d’inefficienza ed è nell’inefficienza che si annida la corruzione», ha detto infine.
La denuncia dei parenti delle vittime
Secondo i parenti delle vittime dell’incidente ci sarebbe stato anche «uno scambio di treni alla stazione di Andria, poco prima del disastro ferroviario». «I passeggeri del treno partito da Andria sono stati fatti scendere dal primo treno, fermo sul binario 1, per salire su un secondo mezzo, fermo sul binario 2, e quindi partito in ritardo». E’ quanto dichiarato dai parenti delle vittime che implicano il cambio treno come la causa dell’incidente. E’ ufficiale intanto la notizia che il numero dei ricoverati in ospedale è diminuito da 23 a 21.