«Sporchi, impuri, meschini, vanitosi, egoisti e, nello stesso tempo, con i piedi lavati, chiamati ed eletti, intenti a distribuire i pani moltiplicati, benedetti dalla nostra gente, amati e curati. Solo la misericordia rende sopportabile quella posizione», è quanto dichiarato dal pontefice in occasione del Giubileo dei sacerdoti
Papa Francesco nella prima meditazione della giornata, nella Basilica di San Giovanni in Laterano, in occasione del Giubileo dei sacerdoti e dei seminaristi, ha detto: «Dobbiamo situarci nello spazio in cui convivono la nostra miseria più vergognosa e la nostra dignità più alta. Sporchi, impuri, meschini, vanitosi, egoisti e, nello stesso tempo, con i piedi lavati, chiamati ed eletti, intenti a distribuire i pani moltiplicati, benedetti dalla nostra gente, amati e curati. Solo la misericordia rende sopportabile quella posizione. Senza di essa o ci crediamo giusti come i farisei o ci allontaniamo come quelli che non si sentono degni. In entrambi i casi ci si indurisce il cuore».
Papa Francesco: consigli per i sacerdoti
Il Santo Padre regala poi tre “suggerimenti” ai sacerdoti, uno dei quali riguarda «il frutto degli esercizi, vale a dire, la grazia che occorre chiedere e che è, direttamente, quella di diventare sacerdoti sempre più capaci di ricevere e di dare misericordia». «Attraverso gli scalini della misericordia possiamo scendere fino al punto più basso della condizione umana, fragilità e peccato inclusi, e ascendere fino al punto più alto della perfezione divina: ‘Siate misericordiosi (perfetti) come è misericordioso il Padre vostro’. Però sempre per ‘raccogliere’ solamente più misericordia. Da qui devono provenire frutti di conversione della nostra mentalità istituzionale che se non si utilizzano per meglio ricevere la misericordia di Dio rischiano di trasformarsi in qualcosa di molto diverso e controproducente».