Il Senatore Ranucci del Pd in merito alla candidatura di Roma alle Olimpiadi del 2024: «Le olimpiadi sono un’opportunità di portare l’Italia e Roma al centro del mondo, offrono la possibilità di effettuare una serie di ristrutturazioni e opere nuove all’interno della città. Raggi sindaco? Non si può mettere ‘a pazziella mmane e creature»
Il senatore del Partito Democratico, Raffaele Ranucci ai microfoni di Radio Cusano Campus ha parlato delle Olimpiadi del 2024 e della candidatura di Roma. «Le olimpiadi sono un’opportunità di portare l’Italia e Roma al centro del mondo – ha spiegato il senatore – offrono la possibilità di effettuare una serie di ristrutturazioni e opere nuove all’interno della città. Qualcuno dice che le priorità sono altre, certamente sono altre, il prossimo sindaco, ovvero Giachetti, si occuperà dell’ordinario, ma ciò non toglie che si possa anche gestire un evento come le Olimpiadi. Il Cio darà dei soldi che sono vincolati per la ristrutturazione urbanistica della città, il recupero di impiantistica. Il villaggio olimpico potrebbe poi diventare un campus universitario oppure degli alloggi per chi ha i parenti al Policlinico Tor Vergata ed è in difficoltà economica. La Vela di Calatrava? Non è stata finanziata quando doveva essere finanziata. Quando è arrivato Alemanno ha detto basta con tutto ciò che era stato fatto con la giunta precedente».
«Il governo Berlusconi non volle finanziarlo e quindi è rimasta così. Bisogna prendersi le responsabilità, se uno non è capace è inutile che si presenta a fare il sindaco. E’ il sindaco che deve preoccuparsi che qualcuno non rubi e che le cose si facciano bene. Come si dice a Napoli non si può mettere ‘a pazziella mmane e creature. Roma deve riprendere il suo orgoglio. Giachetti e la sua giunta dovrà lavorare affinchè questo rientri nelle possibilità di Roma. I tanti debiti accumulati durante l’era Veltroni erano debiti per fare, quindi mutui. Noi ci portiamo appresso decine di miliardi di lire dell’epoca che nascono da una serie di posizioni che dovranno anche essere rivisti dal prossimo sindaco. Ancora abbiamo gli espropri del 60, ci sono cose che arrivano da molto lontano. Se noi vogliamo fare altre cose non è che quel miliardo e mezzo il Cio ce lo dà anche se non facciamo le olimpiadi. Ad esempio il Flaminio non potrebbe essere riqualificato senza quei soldi».
Olimpiadi del 2004
«Nel 2004 il nostro progetto era il migliore di tutti ma perse per un motivo. Avevamo un budget molto più esiguo rispetto ad Atene, noi regalavamo libri e cravatte e loro regalavano borse di marca ai componenti della commissione. E ci dissero che non c’eravamo impegnati abbastanza. Non ci saranno maggiori tasse per i cittadini. Ci saranno più investimenti sul trasporto pubblico. Se noi portiamo lo sport vero a contatto con le periferie, penso che facciamo un grande lavoro sociale. Bisogna riportare i ragazzi allo sport, in modo tale che sia anche una leva sociale».
Sulle dichiarazioni di Francesco Totti
«Totti è della città di Roma, non si può tirare in ballo né da una parte né dall’altra. Lo dico io che lo comprai dalla Lodigiani. Ha espresso un giudizio da sportivo. Tutti quelli che amano lo sport non possono non dire no alla fiaccola olimpica nella loro città. Gli hanno fatto una domanda e ha risposto. La Lombardi dice che stavolta ha sbagliato il cucchiaio? La Lombardi è laziale».
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