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Brexit, la Gran Bretagna è fuori dall’Ue: le reazioni dei maggiori politici italiani

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Redazione

Renzi: «L’Ue è la nostra casa, è il nostro futuro». Grillo: «Nessun governo deve aver paura delle espressioni democratiche del proprio popolo». Salvini: «Basta coi salotti dei banchieri, rifondiamo l’Europa». Napolitano: «Forze politiche siano responsabili, non prevalga vuoto»

Com’è ormai noto a tutti, nel Regno Unito ha vinto il Brexit: la Gran Bretagna è dunque fuori dall’Unione Europea. Il referendum consultivo ha visto la vittoria del “Leave” con il 51.9%. Il primo ministro del Regno Unito David Cameron ha annunciato le dimissioni: «Mi dimetto, il Paese ha bisogno di una nuova leaderhip», «prendo atto della volontà del popolo». Già dalle prime ore del mattino si sono scatenati i commenti in merito da parte dei maggiori politici italiani, tra cui Romano Prodi (ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione Europea), il presidente emerito Giorgio Napolitano, il leader della Lega Nord Matteo Salvini, il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il co-fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo ed infine il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Prodi: «I poveri hanno votato contro l’Ue»
Romano Prodi, ex presidente del Consiglio ed ex presidente della Commissione Europea: «L’esito del referendum britannico è indubbiamente clamoroso ma io oggi dico: calma e gesso. La riflessione importante da fare è che le classi abbienti hanno votato per il ‘remain’ e le classi povere invece per il ‘leave’. Nel mondo, non solo in Inghilterra, le proteste si stanno condensando nei ceti che soffrono per la globalizzazione e l’Europa è vista come una parte di questo processo. Stiamo attuando una politica economica non inclusiva e questo dà linfa ai partiti populisti, che infatti stanno facendo proseliti in Italia, Francia, Spagna, nella stessa Germania».

Napolitano: «Forze politiche siano responsabili, non prevalga vuoto»
Il presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Faccio un appello affinché tutte le forze sociali e politiche e le persone di responsabilità ripensino i propri atteggiamenti e ne assumano tali da rafforzare le istituzioni, perché non prevalga il vuoto. Ora occorre il massimo autocontrollo anche a livello di cittadini e di persone che hanno responsabilità comuni».

Salvini: «Basta coi salotti dei banchieri, rifondiamo l’Europa»
Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini: «Oggi è un gran bel giorno. Ora vediamo che succede. La coscienza dei cittadini si è dimostrata più forte dei banchieri. Ora l’Europa ha davanti a sè l’occasione di liberarsi dell’Unione Europea. Basta coi salotti dei banchieri, rifondiamo l’Europa. E’ un gran peccato che la nostra Costituzione, che è antidemocratica, non consenta agli italiani di votare tramite referendum su trattati internazionali. Da questo punto di vista ho sentito fare da Prodi e da Monti discorsi allucinanti. Questa Unione europea è la negazione dei valori dell’Europa, è la versione moderna dell’Unione Sovietica». «Il crollo delle borse? Mi auguro che abbia effetti salutari, per arrivare a riscrivere i trattati. Questa UE è una gabbia di matti che fa l’interesse di pochi».

Gentiloni: «Uscire significa uscire, dare seguito a decisione»
Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni: «L’Italia, che come tutti sanno, avrebbe di gran lunga preferito un esito diverso, rispetta la decisione. Ma uscire significa uscire. Certamente la Gran Bretagna resterà nostra amica e alleata nella Nato ma la decisione di uscire dall’Ue è stata presa e ad essa bisogna dare seguito».

Grillo: «Nessuna paura delle espressioni democratiche del proprio popolo»
Il M5S sul blog di Beppe Grillo: «La Gran Bretagna è fuori dall’Unione Europea e Cameron si è dimesso. Lo hanno deciso i cittadini britannici con il referendum. È la strada più cara al Movimento 5 Stelle, quella di chiedere ai cittadini un parere sugli argomenti decisivi per i popoli. Nessun governo deve aver paura delle espressioni democratiche del proprio popolo, anzi deve considerare il suo volere come il più autorevole dei mandati».

Renzi: «L’Ue è la nostra casa, è il nostro futuro»
Il presidente del consiglio italiano Matteo Renzi affida a twitter la prima reazione all’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea: «Dobbiamo cambiare l’Europa per renderla più umana e più giusta. Ma l’Ue è la nostra casa, è il nostro futuro». Mentre il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha esultato: «Evviva il coraggio dei cittadini liberi! cuore, testa e orgoglio battono bugie, minacce e ricatti, Grazie Uk, ora tocca a noi».

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