«Gran Bretagna resti in Europa per onorare la memoria della Cox». Pensioni anticipate: «Bene, ma attenzione a non far pagare il conto alle generazioni future». E’ quanto dichiarato dall’ex ministro Fornero a Radio Cusano Campus
L’ex ministro del lavoro e delle politiche sociali, Elsa Fornero, è intervenuta su Radio Cusano Campus per parlare della nuova riforma delle pensioni ma anche del referendum sul Brexit che stabilirà se la Gran Bretagna dovrà rimanere o no nell’Unione Europea. «Sono un’europeista convinta», ha detto l’ex ministro. «Tutti i mali nascono dal fatto che abbiamo troppa poca Europa. Sarebbe un grave errore se la Gran Bretagna uscisse dall’UE. Mi auguro che un fatto gravissimo come l’omicidio di Jo Cox possa almeno fare in modo che si realizzi quanto lei auspicava, cioè andare verso la costruzione di un’Europa più unita e più forte». Riguardo la nuova riforma delle pensioni: «Mi sembra che il messaggio principale sia di duplice natura. Da un lato viene sostanzialmente riconfermato l’assetto della riforma del 2011, dall’altro lato si dice che bisogna trovare soluzioni per rendere più flessibile l’età di pensionamento, distinguendo tra categorie di lavoratori e fare questo senza gravare sul bilancio pubblico. Troppe volte in passato si sono fatte promesse senza chiedersi chi ne avrebbe pagato il conto, ovvero le generazioni future. Questa volta invece mi pare che il governo intenda procedere su una strada diversa, cercando soluzioni di flessibilità, ma senza far pagare il conto ai giovani».
«Il mio più grande rimpianto è il fatto che la mia riforma è stata un’occasione perduta: si fanno le riforme, ma le riforme richiedono di essere molto ben comunicate alla cittadinanza, per farle capire ai cittadini. Non sono fatte per piacere a qualcuno, tanto più a banchieri di altri Paesi. Le riforme sono fatte per migliorare le prospettive future di un Paese. Se ci fosse stata minore strumentalizzazione politica della nostra riforma, gli italiani avrebbero compreso che i sacrifici erano a fronte di prospettive di miglioramento strutturale».
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