Il miliardario americano ce l’ha fatta, ha raggiunto il numero di delegati minimo per assicurarsi la nomination Repubblicana nella corsa per la Casa Bianca, in attesa della convention di luglio
Con oltre 1.237 su 2.472 delegati totali, Donald Trump si è assicurato la nomination per il Partito Repubblicano e può quindi considerarsi il candidato repubblicano alla Casa Bianca per le prossime elezioni presidenziali di novembre. Per l’ufficialità bisognerà però aspettare la convention di luglio a Cleveland. Trump ringraziando chi gli ha assicurato il proprio sostegno, ha detto: «Sono così onorato, così onorato da queste persone che ci hanno portato alla vittoria». «Tanti pensavano che sarei dovuto arrivare a luglio prima di essere sicuro della nomination, invece abbiamo avuto grandi successi. Ora posso sedermi e guardare Hillary e Bernie che devono ancora darsi da fare». Secondo il miliardario Usa, il presidente in carica Barack Obama «ha fatto un lavoro terribile e questo lo capiscono tutti», è «inusuale che ogni volta che tiene una conferenza stampa, parli di me».
Barack Obama su Donald Trump
Impegnato in Giappone nel suo ultimo vertice G7, il presidente degli Stati Uniti ha attaccato per l’ennesima volta Trump: «Molte delle proposte che lui ha fatto dimostrano sia un’ignoranza degli affari del mondo o un atteggiamento sfrontato». I leader mondiali «seguono queste elezioni con grande attenzione. Penso che si possa ragionevolmente dire che sono sorpresi per il candidato repubblicano. Non sanno veramente se si possano prendere sul serio alcune sue dichiarazioni. Ma, con buona ragione, sono scossi».