Il premier sulle consultazioni del 17 aprile: «Nel caso di un referendum con quorum sostenere le ragioni di chi non vuole andare a votare ha la stessa identica dignità di chi dice sì o no». Ma il Movimento 5 Stelle va subito all’attacco
Riguardo alle prossime consultazione del 17 aprile il presidente del Consiglio Matteo Renzi nella sua enews ha tenuto a sottolineare che «ogni scelta è legittima. Come ha magistralmente spiegato Giorgio Napolitano, se un referendum prevede il quorum la posizione di chi si astiene è costituzionalmente legittima al pari delle altre». «Nel caso di un referendum con quorum sostenere le ragioni di chi non vuole andare a votare ha la stessa identica dignità di chi dice sì o no». L’ex presidente della Repubblica Napolitano, in una intervista a “La Repubblica”, a proposito del referendum sulle trivelle aveva dichiarato: «Se la Costituzione prevede che la non partecipazione della maggioranza degli aventi diritto è causa di nullità, non andare a votare è un modo di esprimersi sull’inconsistenza dell’iniziativa referendaria. Trovo persuasivi gli argomenti sull’inconsistenza e pretestuosità di questa iniziativa referendaria. Non si possono dare significati simbolici a un referendum. Ci si pronuncia su quesiti specifici che dovrebbero essere ben fondati. Non è questo il caso».
Referendum trivelle: la risposta dei Cinque Stelle
Alessandro Di Battista scrive su Twitter: «Napolitano che invita all’astensione è una ragione in più per andare a votare. #referendum17aprile #iovotosì #Trivellopoli», mentre il collega del direttorio pentastellato, Luigi di Maio attacca attraverso Facebook: «L’ex presidente della Repubblica Napolitano ha invitato ad astenersi. Questo dimostra che ci avevamo visto giusto sul suo conto: i veri uomini delle istituzioni invitato alla partecipazione. Sempre!».
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