Per le prossime comunali a Romas è intervenuto il leader della Lega secondo cui “Bertolaso è fuori”. “Non ho parlato con Berlusconi, ma il mio telefono è acceso, spero che oggi ci sia anche lui al Pincio. I romani mi dicono: ‘Mattè, viè te a fa er sindaco’. Con la Meloni mandiamo a casa Renzi”
Il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, attraverso un’intervista ha dichiarato che ormai “Bertolaso è fuori“. Ai microfoni della trasmissione “Ecg Regione”, su Radio Cusano Campus spiega: “Ieri ho visitato la Roma che non vorrei. Non è possibile che la stazione Tiburtina abbia una strada chiusa perché non trovano 20mila euro. Il sovrappasso è luogo di bivacco di rom e ubriaconi. Un asilo nido pronto da 2 anni e mezzo è ancora vuoto perché il Comune non trova il personale. Roma ha bisogno di cura, attenzione quotidiana, di piccole cose, non di Olimpiadi. A Tiburtina non aspettano le Olimpiadi. Non puoi chiedere al commerciante di pagare 400 euro al mese al Colosseo e avere davanti la sfilza di ambulanti abusivi che vendono di tutto e di più, senza alcuna autorizzazione. Girando per Roma sono stato fermato da gente che mi diceva: ‘Mattè, viè te a fa er sindaco’. Ma io rispetto le autonomie, a Roma governeranno i romani e io darò il mio contributo”.
In merito alla presunta telefonata con Berlusconi
“I giornali son divertenti. E’ come il calciomercato di luglio, il Milan è fortissimo a luglio, ma poi non vince niente. Io non ho sentito nessuno, anche se ero disponibile a parlare con chiunque perché secondo me il centrodestra a Roma può giocarsela con i 5 stelle. Il mio telefono è sempre acceso. Bertolaso è fuori, non perché Salvini è brutto e cattivo ma perché non scalda i cuori di nessuno e non ha fatto dichiarazioni tali da entusiasmare qualcuno. La squadra con me e Meloni può arrivare al ballottaggio con i 5 stelle e mandare a casa Renzi. Tutti insieme oggi al Pincio all’apertura della campagna della Meloni? Ne sarei ben contento. Spero che ci sia tutto il centrodestra sul palco”.