Secondo la senatrice Taverna (M5S) il ritiro a candidato a sindaco di Milano della Bedori è dovuto al fatto che non ha retto la pressione mediatica: E’ stata stata troppo grande per un cittadino che vorrebbe essere utile alla politica anziché essere fagocitato dalla politica”. Sulla Meloni ha detto: “E’ una cretinata che una donna incinta non possa fare il sindaco, lei è anche più tutelata economicamente
Paola Taverna, senatrice del Movimento 5 Stelle, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “Ho scelto Cusano”, condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano (www.unicusano.it). Riguardo le polemiche sulle dichiarazioni di Guido Bertolaso nei confronti di Giorgia Meloni. “C’è una strumentalizzazione del ruolo della donna su ogni piano, non solo in politica”, ha affermato Taverna. Nel 2016 rasenta il ridicolo. Noi come M5S abbiamo espresso più candidati sindaco donna rispetto agli uomini, ma non è un qualcosa di calcolato, è il risultato della consultazione popolare tra gli iscritti. Le uscite di Bertolaso nei confronti della Meloni le trovo ridicole, non sa cosa affronta quotidianamente una donna, una mamma, una compagna, una lavoratrice nella vita quotidiana. So per esperienza che una donna ogni mattina affronta una serie di incombenze legate al fatto di essere donna, mamma e lavoratrice senza che nessuno va a mettergli una stelletta sul petto. Noi donne abbiamo ormai un ruolo importantissimo nella società. Bertolaso lo lasciasse decidere alla Meloni se in questo momento sente di dedicare più spazio alla sua condizione di gravidanza piuttosto che alla sua attività politica, ma una cosa non esclude l’altra. La nostra Virginia Raggi ha un bimbo piccolo eppure è candidata sindaco. Mi sembra una grande cretinata che una donna in gravidanza non possa svolgere attività politica. Anzi, la Meloni è anche più tutelata dal punto di vista economico per affrontare entrambe le situazioni, rispetto magari ad altre donne in difficoltà che comunque lavorano pur avendo un bambino. E’ stato uno scivolone quello di Bertolaso, che poi ha anche in parte ritrattato. Facendo una battuta, dico che se la gravidanza fosse affidata all’uomo probabilmente andremmo in conto all’estinzione della specie”.
Se Meloni decidesse di scendere in campo ci sarebbero due candidate sindaco donne
“Io – ha spiegato la Taverna – potrei criticare sotto il profilo politico la candidatura della Meloni, per quello che è il suo partito e la vicinanza alla giunta Alemanno. Più di peso sono i candidati che vengono proposti, più c’è un filo di dignità a concorrere a questa competizione elettorale. Il nome di Bertolaso scredita la destra. Meloni quantomeno riveste un profilo più concreto di quello che dovrebbe essere il ruolo della destra, anche se la destra con la giunta Alemanno ha dimostrato di essere vicina ad una concezione di politica che non c’entra più con destra e sinistra, ma con mafia capitale. Sono gestioni che non c’entrano niente con appartenenze ideologiche, sono gestioni delinquenziali, a favore di una classe dirigente corrotta gravemente compromessa. Noi ci proponiamo con una candidata che è lo specchio di quello che dovrebbe essere la nuova politica. Non metto bocca su Giachetti che si tiene stretta la sua poltrona parlamentare, dico semplicemente che il M5S è l’unica forza credibile per rilanciare questa città”.
Sulla rinuncia di Patrizia Bedori alla candidatura a sindaco di Milano
“I motivi per cui la Bedori ha lasciato sono quelli che ha detto lei, il resto sono invenzioni della stampa”, ha affermato Taverna. Patrizia ha deciso di fare un passo indietro perché, con un M5S che è sottoposto ad una campagna mediatica che rasenta la persecuzione, non ha retto la pressione, si è resa conto che le aspettative nei confronti del Movimento sono grandissime. Ha fatto una scelta da persona adulta, che si propone con umiltà, trasparenza e onesta. La pressione è stata stata troppo grande per un cittadino che vorrebbe essere utile alla politica anziché essere fagocitato dalla politica. Io credo che sia stata una presa di coscienza a posteriori. Per nessuno di noi è semplice, fortunatamente continuiamo a rimanere cittadini, a volte si incappa in errori, si rischia di fare gaffe, perché nessuno di noi fa la PNL (programmazione neuro-linguistica, ndr), che sostengono sia una pratica quotidiana a cui Casaleggio ci sottopone. Nessuno di noi si struttura per essere mediaticamente appetibile. Io sto esprimendo tutta la mia solidarietà alla Bedori, l’ho già fatto in privato. Non vorremmo fosse un’ulteriore spettacolarizzazione di una divisione dei generi, se questa scelta l’avesse fatta un uomo sarebbe stato lo stesso”.