Si accende la campagna elettorale per eleggere il nuovo sindaco di Roma. Bertolaso non ha intenzione di ritirare la propria candidatura e manda un chiaro messaggio a Marchini: «Se è disponibile a trovare un accordo per darmi una mano con un altro ruolo io sono ben contento»
Una vera e propria battaglia quella che si prospetta per l’elezione del nuovo sindaco di Roma. I candidati iniziano già a scaldarsi con Guido Bertolaso, scelto dall’ex premier Silvio Berlusconi, che tiene a sottolineare che sono solo voci infondate quelle che parlano di un ritiro della sua candidatura per appoggiare Alfio Marchini. Intervistato da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio nella trasmissione “Ecg Regione” su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano, il candidato ha dichiarato che «sono due mesi che cercano di delegittimare la mia candidatura che è stata legittimata anche da un referendum tra i cittadini. Sono tentativi di destabilizzare un elettorato che sta facendo le sue scelte sulla base dei programmi. Ora si inventano anche i sondaggi taroccati per ostacolare una candidatura tecnica, libera, come la mia. Prima hanno parlato di un ticket con la Meloni, ora con Marchini, magari domani con qualcun altro. La cosa bella è che tutti dicono che mi stimano e mi vorrebbero come city manager e propongono il ticket, ma allora se ho tutte queste capacità forse sarò anche in grado di fare il sindaco».
Marchini può dare una mano
«Io credo che Marchini, per quello che so di lui anche se non l’ho mai incontrato, sia innamorato di Roma e credo voglia andare avanti a concorrere per fare il sindaco. Se poi è disponibile a trovare un accordo per darmi una mano con un altro ruolo io sono ben contento, qui non basta un uomo solo per risolvere i problemi della città».
La voragine di Centocelle
Secondo Bertolaso bisogna «intervenire alla radice e da quello che so, questa voragine è dipesa da un’importante perdita della conduttura dell’acqua. Trovo assurdo che chi si occupa del servizio idrico non se ne sia accorto. Va fatto un lavoro preventivo, di attenzione continua sulla manutenzione della città, dalle condutture idriche, ai rifiuti, ai servizi pubblici. Al momento non c’è alcuna attività preventiva finalizzata ad evitare che nascano i problemi. Vanno risolti i problemi che ci sono già, ma anche lavorare sulla prevenzione. Io ho sempre lavorato in situazioni complesse e di crisi, non sono uno che è stato seduto in parlamento a cercare di scrivere leggi o a dibattere sulla politica».
Hanno taroccato i sondaggi
«Trovo sorprendente quando vedo che i giornali danno risalto a un sondaggio commissionato da Fratelli d’Italia. Troverei più serio se i sondaggi fossero indipendenti e non finanziati dai partiti». «Mi hanno paragonato a Superman, Mr. Wolf, ma io sono una persona normale, per bene, innamorata di questa città. Voglio mettere i miei 40 anni di esperienza nell’affrontare i problemi. Non sono un superuomo, adoro la città e vorrei risolvere i problemi che ci sono per risollevare roma e farla tornare caput mundi», ha detto infine.
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