Il sottosegretario alle Riforme Pizzetti: «Stralcio della stepchild adoption? La parola stralcio è una bestemmia». Cesa replica: «L’unica bestemmia è prendere i diritti dei bambini e metterli sotto le scarpe»
Dopo il mezzo disastro sulle Unioni civili e le parole pronunciate da Monica Cirinnà, «Sto pagando le porcate di certi renziani», poi però smentite, il Pd sta cercando di arrivare ad una qualunque soluzione da proporre domenica all’assemblea del partito, mentre la comunità di Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender, ovvero la Lgbt, il prossimo 27 febbraio scenderà in piazza per manifestare in modo che la legge venga portata a termine. Francesco Verducci del Partito Democratico, ha tenuto a sottolineare che «i margini per lavorare e ritrovare l’unità ci sono, ma vanno messi da parte i protagonismi, gli eccessi e le tentazioni muscolari. A differenza di quanto sostiene qualcuno la legge sulle unioni civili serve ad unire il partito, non è una legge divisiva».
«Stralcio della stepchild adoption? E’ una bestemmia»
Luciano Pizzetti, sottosegretario alle Riforme, ha dichiarato che lo «stralcio della stepchild adoption», con la parola “stralcio” si va a dire una «bestemmia». Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, ha replicato dicendo che «l’unica bestemmia è prendere i diritti dei bambini e metterli sotto le scarpe. Il Pd è davanti a un bivio: o intraprende la via del dialogo con le altre forze della maggioranza o come un cieco, se continua ad ostinarsi e a piegarsi ai ricatti della sinistra, finirà per sbattere contro il muro dell’arroganza».
L’importante è votare la legge
Rosa Maria Di Giorgi dei Cattodem ha una soluzione: «Lascio aperte tutte le opzioni. L’importante è votare la legge e arrivare alla fine del percorso. Troviamo una soluzione tecnica. Guardiamo in questi giorni quali soluzioni ci possono consentire di avere una tranquillità nel portare avanti il provvedimento con il massimo consenso in Parlamento. Credo sia importante adesso lasciare aperte tutte le opzioni».