I cadaveri sono stati rinvenuti in un capannone industriale nella frazione di Sambucheto, in provincia di Macerata; la donna, in passato, aveva sporto anche una denuncia per stalking e la sua autovettura era stata data alle fiamme
E’ un giallo quello accaduto ieri pomeriggio a Sambucheto, frazione a metà strada tra Montecassiano e Recanati, in provincia di Macerata: una donna di 33 anni, Laura Paoletti, e il figlioletto di otto (e non una bambina, come era stato sostenuto in un primo momento) sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco, probabilmente un fucile, in un capannone industriale del piccolo paese. La tragedia si è consumata precisamente in un appartamento sito sopra il capannone, di proprietà del padre della donna; al momento non si esclude nessun movente o il contesto in cui è maturato il grave episodio, come non si esclude neppure l’ipotesi dell’omicidio-suicidio, perchè la donna potrebbe anche avere sparato al bambino per poi rivolgere l’arma contro di sè. Tra l’altro sembra che la trentenne in passato avesse sporto una denuncia per stalking e che la sua auto fosse stata data anche alle fiamme.
Sentito l’ex compagno
Sul posto sono giunti i carabinieri di Recanati, il 118 e la polizia, oltre ai militari della compagnia di Civitanova Marche, titolare del caso, e del comando provinciale di Macerata; per ironia del destino, il capannone si trova a poca distanza dalla iGuzzini Illuminazione Spa, dove c’è una casa in cui si consumò un grave episodio di cronaca vent’anni fa, quando furono trucidate tre persone. Per fare luce sul giallo, i carabinieri hanno anche ascoltato l’ex compagno della Paoletti, per cercare di capire in quale contesto possa essere maturata la tragedia; tra l’altro, si sono visti momenti di tensione all’esterno del capannone, ieri pomeriggio, tra i parenti della trentenne e dell’ex compagno, i quali si sono urlati accuse reciproche. Le indagini stanno lavorando per venire a capo dell’enigma.