A poche ore dall’alluvione in Francia, arriva l’allarme da parte dell’esperto italiano che lancia l’alto rischio anche per l’Italia: «La preoccupazione per l’Italia c’è. Tutta colpa dell’aumento del calore delle acque dell’Oceano Atlantico»
Dopo la devastazione della Costa Azzurra, in Francia, da parte del maltempo gli esperti italiani mettono in guardia da possibili bombe d’acqua anche per l’Italia. Intervistato da Adnkronos, il climatologo Giampiero Maracchi, professore emerito di Climatologia all’Università di Firenze, ha detto che «la preoccupazione per il nostro Paese c’è, la perturbazione atlantica potrebbe anche non scendere in Italia, ma è una probabilità contenuta che ciò non accada. In ogni caso, la Liguria e la Toscana sono le prime regioni del nostro Paese a rischio di essere intercettate da questi eventi climatici estremi». «La preoccupazione per l’Italia c’è perché ormai abbiamo nel nostro Paese da 4 a 6 eventi estremi di piogge all’anno, contro un evento ogni 30 anni che si registrava in passato». Secondo l’esperto non sarebbe da sottovalutare l’allarme per il nostro Paese in quanto «nei documenti preparati in vista della conferenza di Parigi sul clima emerge un dato estremamente serio: le piogge intense sono aumentate del 900% dal 1990 ad oggi». Infine il climatologo Maracchi spiega che «la causa delle alluvioni e delle piogge estreme registrate in Francia è l’aumento del calore delle acque dell’Oceano Atlantico, questo aumento delle temperature oceaniche provoca eventi climatologici estremi».
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