Il ministro della Pubblica Istruzione Stefania Giannini ha illustrato ieri, in conferenza stampa, il piano straordinario per le assunzioni e gli insegnanti precari: “Abbiamo assunto ad oggi 38mila nuovi professori – ha dichiarato il ministro Giannini – 29mila hanno avuto il contratto ad agosto, mentre altri 9mila hanno ricevuto la proposta di assunzione questa notte (due notti fa, n.d.r.). Sono in tutto 10mila insegnanti in più rispetto all’anno scorso, almeno il 30% in più”. Nel dicastero di viale Trastevere, a Roma, il ministro ha inoltre puntualizzato che “faremo un secondo blocco di assunzioni, complessivamente 55mila, entro il 15 novembre”. “Questo secondo blocco – ha precisato il ministro – riguarda il cosiddetto organico del potenziamento. Saranno assunzioni che deriveranno dal fabbisogno che le scuole ci comunicheranno tra la fine di settembre e inizio di ottobre; saranno quindi basate su quelle che sono le esigenze tematiche delle scuole”. “Dei 38mila insegnanti che abbiamo assunto – ha continuato il ministro Giannini – 31mila resteranno ad insegnare a casa loro o quasi, ed inoltre, di questi 31mila saranno precisamente 29mila a lavorare proprio nella città di provenienza, mentre circa 2mila avranno una mobilità molto ridotta”. L’età media complessiva degli interessati non è molto elevata: “Un insegnante su due che abbiamo assunto ha meno di quarant’anni – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione – mentre l’87,3% è di sesso femminile”. Ma i sindacati hanno criticato i numeri esposti dal ministero: secondo loro, la forte differenza tra i posti disponibili e il numero di assunzioni è troppo sbilanciato e, inoltre, non sarebbe da attribuire alla mancanza di domande, ma a quella di candidati nelle graduatorie ad esaurimento e di merito.