Il cantante romano ha debuttato due sere fa a Verona con il suo nuovo tour mondiale. Tra i momenti dell’esibizione, una critica a Renzi ed il recupero di un suo brano inedito del 1993
Eros Ramazzotti, più in forma che mai e con una maglietta bianco nera come la sua Juventus, si è esibito due sere fa all’arena di Verona per la prima tappa del suo tour internazionale “Perfetto World Tour”, dopo l’anteprima a Rimini di quattro giorni prima. La scaletta della serata è stata ricchissima, sebbene Eros ha prima avvisato il pubblico di aver dovuto tagliare qualcosa per stringere i tempi, in cui Ramazzotti ha eseguito i brani del nuovo album, oltre a ripescare i suoi grandi successi e senza risparmiarsi neppure un piccolo omaggio alla sua Roma (anche se è ormai milanese d’adozione) nonchè qualche frecciatina a Matteo Renzi: «Roma è sporca e abbandonata a sè stessa – ha detto al pubblico – altro che caput mundi! Marino non sta facendo proprio nulla, per non parlare di Renzi, che è sempre in giro. Se si gira sempre, come si risolvono poi i problemi?». In tutto, i brani cantanti sono stati 27, da “Se bastasse” a “Terra promessa”, passando per “Adesso tu”, “Stella gemella”, “Tra vent’anni” e “Il tempo non sente ragione”; in più c’è stata una vera chicca.
Eros ha infatti recuperato “Esodi”, un suo brano inedito del 1993 in cui già raccontava il dramma dei migranti: «Lo avevo scritto quasi 25 anni fa ed è ancora attualissimo» ha detto. Il tour avrà altre due repliche a Verona stasera e domani sera, per poi spostarsi in Europa e tornare in Italia a ottobre, con le date del 7, 8 e 10 a Milano, il 12 a Firenze, il 14 e 16 a Roma, il 18 a Castel Morrone, il 20 a Bologna e, dopo altre tappe europee, chiuderà il 7 novembre a Torino, mentre ripartirà a primavera 2016 toccando anche la Russia.