Boschi sulle riforme: “Ce la faremo, ma non sarà una passeggiata di salute”

Secondo la Boschi alla fine il governo riuscirà a portare a termine le riforme anche se «non sarà una passeggiata di salute», tiene a sottolineare il ministro a Salerno alla festa di Scelta Civica

Il ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi intervenendo alla festa di Scelta Civica di Salerno, sul tema ‘riforme’ ha dichiarato che il governo nelle prossime due settimane si ritroverà davanti 75mln di emendamenti da votare, tutto questo «non sarà una passeggiata di salute, ma ce la faremo». Il ministro delle Riforme ha inoltre spiegato che «nel regolamento si possono trovare tutte le soluzioni possibili, spetta al presidente del Senato valutare e decidere. Del resto se ci sono problemi nuovi, e non era mai capitata una mole così di emendamenti, dovremo trovare soluzioni eccezionali. C’è un principio, non possiamo pensare che si blocchi il Parlamento, non è una questione del governo ma di democrazia. Se da oggi tutti fossero precettati da mattina a sera senza mangiare nè dormire impiegheremo 70 anni per votare gli emendamenti. Non è accettabile in una democrazia». «Dovremo trovare una soluzione e siccome l’intelligenza umana supera quella degli algoritmi, la soluzione la troviamo». Per quanto riguarda la riforma della legge elettorale, la Boschi ha detto che «al momento non è serio rimettere in discussione la legge. Concentriamoci sulle riforme costituzionali senza usare la legge elettorale come contrattazione sulle riforme, lo dico se qualcuno fosse tentanto a farlo. Ci rendiamo tutti conto che c’è una coerenza, abbiamo votato quattro mesi fa la legge elettorale che è frutto di un accordo, un compromesso, ci abbiamo messo 10 anni a trovare l’accordo. Ma abbiamo trovato le condizioni per una legge che funziona, una buona legge perché raggiunge l’obiettivo della stabilità di governo».

Unioni civili: entro l’anno l’approvazione
La Boschi ha parlato anche della riforma delle unioni civili sul quale si è detta fiduciosa che entro l’anno possa arrivare l’approvazione: “Se rispettiamo il tempo del 13 ottobre per votare le riforme abbiamo due giorni quanto meno per provare a portare in aula le Unioni civili, prima della sessione di bilancio che inizia il 15 ottobre dal Senato. Quasi certamente non riusciremo ad approvare la legge sulle unioni civili in due giorni, ma almeno possiamo provare a portarle in aula, un passo in avanti importante. Per l’approvazione entro l’anno vediamo, l’ostruzionismo sulle riforme ha fatto slittare tutti i tempi e arriviamo ad affrontare le unioni civili con ritardo”, ha detto infine il ministro.