Il premier Matteo Renzi fa una promessa: dal prossimo anno “via Imu e Tasi”. Poi polemizza sulle contestazioni ricevute a L’Aquila: “Parte dei contestatori sono tifosi del Teramo in serie D”
Il presidente del Consiglio e Segretario Pd, Matteo Renzi, dal Meeting di Cl a Rimini ha parlato di Ue, Tasse, riforme, ma anche del berlusconismo e dei contestatori della sua visita a L’Aquila. Andiamo con ordine. Unione Europea: «L’Italia è di fronte a un bivio – spiega il premier – l’Italia deve tornare a fare l’Italia e allora c’è spazio per uscire dalla crisi. Se viceversa non investisse su se stessa insistendo sulla negatività non sarà un Italia meno ricca, ma il mondo. Quando parliamo di Mediterraneo non parliamo di frontiera Ue ma del cuore dell’Ue». Riguardo a tasse e riforme «l’Italia in questi 20 anni ha trasformato la Seconda Repubblica in una rissa permanente ideologica che ha smarrito il bene comune e mentre il mondo correva è rimasta ferma in discussioni sterili interne». «Io credo che il berlusconismo e per certi versi anche l’antiberlusconismo abbiano messo il tasto ‘pausa’ al dibattito italiano e ci abbiano fatto perdere occasioni clamorose. Ora il nostro compito è rimetterci a correre. E’ come se le riforme siano un corso accelerato per rimettere l’Italia in pari». Poi arriva una promessa sul 2016: «Il prossimo anno togliamo Tasi e Imu per tutti. Non è possibile continuare questo giochino. In italia la tassazione è esagerata, bisogna abbassare le imposte, ma per fare questo non basta un anno. Abbattere le tasse restituisce equità sociale e non lo si fa per guadagnare consensi». Polemiche sulla scarsa crescita del Prodotto Interno Lordo.
Per Renzi la crescita anche se poca, c’è, e questa è già una notizia: «Ad agosto ho visto grandi polemiche sul Pil che cresce poco. Per mesi siamo stati in una stiuazione di difficoltà del Pil e ora che torna a crescere i giornali dicono ‘cresce poco’. E’ chiaro che lo 0,5% non basta, ma i numeri stanno cambiando».
Il premier ha poi parlato delle contestazioni che hanno accolto la sua visita a L’Aquila con una frase che ha subito scatenato critiche e polemiche via social, ma soprattutto l’ira del primo cittadino di Teramo: «Parte dei contestatori – ha detto Renzi – sono tifosi del Teramo in serie D».
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