Il premier da Facebook assicura 71mila nuove assunzioni tra i precari della Scuola, grazie alla Riforma ma i sindacati frenano l’entusiasmo: «60mila docenti non entreranno di ruolo»
Matteo Renzi attraverso un messaggio postato sul suo profilo ufficiale Facebook nel giorno di ferragosto, ha parlato della Riforma della Scuola del suo Governo, annunciando 71mila nuove assunzioni. «Buon ferragosto a tutti. Un ferragosto speciale per quei 71.643 nostri connazionali che vivono un’estate diversa», spiega il premier, «perché grazie alla legge 107, c.d. buona scuola, possono superare dopo anni e anni la condizione di precariato». «Per troppo tempo la politica vecchio stile ha prodotto precariato, specie nella scuola e nel lavoro. Con il JobsAct abbiamo visto un aumento del 36% dei contratti stabili». «Con la Buona Scuola – assicura Renzi – 71.643 avranno la possibilità di coronare un sogno che altrimenti avrebbe richiesto lustri o decenni. So che questi nostri provvedimenti sono stati e sono tuttora molto criticati. E siamo fortemente impegnati perché nelle modalità applicative sulla scuola sia più forte che mai il rapporto tra il docente e il territorio a lui più vicino». «Ma quello che voglio evidenziare oggi è molto semplice: per 71.643 persone si apre una concreta possibilità, fino ad oggi negata e tradita da anni di disinteresse da parte della politica. E questo rende ragione di tante critiche, insulti, polemiche degli ultimi mesi. Passo dopo passo, l’Italia torna a credere nel proprio futuro. Un futuro meno precario. Buon ferragosto!», ha detto in conclusione il presidente del Consiglio.
Per i sindacati il governo ha perso la scommessa sul precariato nella scuola
Marcello Pacifico dell’Anief (sindacato che sta presentando i ricorsi per i precari abilitati all’insegnamento ma non inseriti nelle graduatorie e quindi esclusi dalle immissioni in ruolo) ha fatto sapere, in polemica con Renzi, che per quanto riguarda il «precariato nella scuola, il governo perde la scommessa» in quanto «la supplentite, al contrario di quanto ci era stato promesso, non sparirà: 60mila docenti nelle graduatorie ad esaurimento, infatti, non entreranno di ruolo. E in più 1 su 3 ha rifiutato il posto: sono 40mila, pari al 33% dei precari storici, coloro che hanno deciso di non partecipare alle assunzioni-lotteria. Poi ci sono i 20mila che rimarranno fuori per carenza di posti messi a bando».