Sulla vicenda “Casamonica” si è espresso anche il prefetto di Roma Franco Gabrielli secondo cui le informazioni c’erano ma non sono state valorizzate e non hanno raggiunto i vertici che potevano prendere decisioni
Il caso dei funerali-show di Vittorio Casamonica e le polemiche che ne sono susseguite non accennano a placarsi e giorno dopo giorno è una vicenda che continua a portare un polverone per trovare una soluzione in modo che una cosa del genere non si ripeti in futuro. In merito, al termine del comitato per l’ordine e la sicurezza convocato proprio per la vicenda “Casamonica”, il prefetto di Roma Franco Gabrielli ha detto che anche se le informazioni c’erano, queste però non hanno poi raggiunto i vertici che potevano prendere decisioni: “Le informazioni c’erano – spiega Gabrielli – ma non sono state valorizzate. Sia polizia che carabinieri avevano contezza che ci sarebbe stato un funerale del capostipite di una famiglia che nella città ha un rilievo assoluto nell’ambito della criminalità”, in oltre, “seppur in maniera indiretta quindi le informazioni c’erano ma queste informazioni non hanno raggiunto i vertici che potevano prendere decisioni”. “Se i vertici fossero stati messi nelle condizioni di conoscere le informazioni le modalità di svolgimento di questo funerale sarebbero state diverse”. Il prefetto ha tenuto infine a specificare di non aver “mai detto che sarebbero rotolate teste” anche se “indubbiamente l’episodio è stato gravissimo”.