Un progetto fortemente voluto dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America e incentrato sullo studio dei meccanismi del sistema nervoso sottoposto all’azione di sostanze cannabinoidi. È solo l’ultima novità in ordine di tempo per quello che riguarda l’argomento cannabis terapeutica negli USA. Un tema di forte attualità sotto il governo Obama e una realtà così diffusa da aver reso proprio gli Stati Uniti un paese di riferimento sulla questione. Ad oggi sono 24 gli stati Usa che hanno legalizzato l’utilizzo terapeutico della cannabis con risultati soddisfacenti in termini di riscontro sui pazienti e di indotto economico. Sempre negli Usa si sta sviluppando il discorso relativo alla cannabis per uso ludico. Ad oggi sono 4 gli stati dove questa realtà è legale. In futuro dovrebbero accodarsi anche altri. Parlando dell’aspetto medico, la notizia delle ultime ore è la nascita di un progetto di ricerca finalizzato a studiare l’impatto della cannabis sull’ansia e sugli attacchi di panico. Lo ha lanciato lo US Army Medical Research and Materiel Command del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America; a guidare questa ricerca sarà un italiano, Graziano Pinna, 45 anni e docente della University of Illinois a Chicago e originario di Oristano.
La ricerca avrà una durata di 3 anni e sarà finanziata con 1 milione di dollari dal Dipartimento della Difesa; si cercherà di capire se e come l’azione dei cannabinoidi possa avere un ruolo nel combattere ansia e depressione. In particolare è il cannabidiolo (Cbd), tra i principali cannabinoidi presenti nella cannabis, ad aver attirato le attenzioni della comunità scientifica dato che non presenta effetti psicoattivi, ed è anche per questo motivo che i semi di Cbd utilizzati per produrre cannabis terapeutica sono i più ricercati. La ricerca che sarà condotta dal nostro connazionale Graziano Pinna si concentrerà sul “funzionamento di un recettore del sistema nervoso e sul conseguente comportamento emotivo, con l’uso di sostanze cannabinoidi, che possono aiutare a vincere la paura e l’ansia”. Così ha spiegato lo stesso prof. Pinna, sottolineando come si tratterà di una ricerca innovativa, mai sviluppata in precedenza. Il fatto che a dirigerla sarà un italiano è un motivo di orgoglio per il nostro paese.