Luigi Nieri, di Sel, si è ufficialmente dimesso ieri dalla carica di vicesindaco del comune di Roma. Sono già due le dimissioni eccellenti dal Campidoglio contando anche quella, di pochi giorni fa, del segretario generale Liborio Iudicello. Il vicesindaco non è indagato nell’ambito dell’inchiesta “Mafia Capitale”, ma è citato nella relazione dei commissari prefettizi che dovevano valutare l’infiltrazione mafiosa nel comune capitolino: “Mi dimetto per non lasciare alibi a chi usa me per attaccare l’amministrazione di Roma” ha commentato a caldo Nieri. La commissione d’accesso ha comunque osservato: “La disponibilità di Nieri nei confronti di Buzzi Salvatore (colui che dominava le cooperative sociali a Roma, indagato nell’inchiesta, n.d.r.), e quindi a favore degli interessi del sodalizio, si rileva chiaramente”. Nei giorni scorsi si era dimesso anche Mattia Stella, che faceva parte della segreteria del sindaco Marino come responsabile dell’attuazione del programma. Stella, anche lui non indagato, secondo gli inquirenti era l’uomo su cui puntavano Carminati e Buzzi per poter contattare Marino. Nieri, in una nota pubblicata sul suo sito personale, ha ulteriormente precisato: “Lascio senza che nessuno me lo abbia chiesto; il tutto nasce dall’amore per Roma e dalla convinzione che l’amministrazione Marino debba essere difesa a tutti i costi. Proprio per queste ragioni lascio per il bene di Roma e dei romani”. Il sindaco Marino, appena appresa la notizia, ha espresso parole di stima per il suo vice: “Nieri è una persona leale e di specchiata onestà – ha detto – un compagno di squadra perfetto che sa sempre far prevalere l’interesse generale della città ad altre ipotesi. Ha affrontato con me decisioni difficili, ma storiche per la Capitale, tenendo conto delle idee e della visione piuttosto che degli equilibrismi partitici”.