Il pilota di Formula 1, Jules Bianchi, dopo nove mesi di coma è morto la mattina del 18 luglio 2015, nel Centre Hospitalier Universitaire di Nizza. A riportare la tragica notizia, la famiglia che ha sperato fino alla fine insieme a tutti i sui fan. Il 25enne ai tempi dell’incidente (5 ottobre 2014) nel Gran Premio del Giappone, correva con la Marussia. La forte pioggia che colpì il circuito causò la fuori uscita di pista di Bianchi che finì per impattare contro una gru mobile. La famiglia del pilota ha rilasciato un comunicato su Facebook: «Jules si è battuto fino alla fine, come ha sempre fatto, ma ieri la sua battaglia è finita». «Il dolore che proviamo è immenso e indescrivibile. Desideriamo ringraziare lo staff medico dell’ospedale che si è occupato di lui con amore e dedizione. Ringraziamo anche il personale del centro medico generale nella prefettura di Mie in Giappone che si è occupato di Jules subito dopo l’incidente, così come tutti gli altri medici che sono stati coinvolti nelle cure per Jules nel corso degli ultimi mesi». «Inoltre, ringraziamo i colleghi, gli amici, i tifosi di Jules e tutti coloro che hanno dimostrato il loro affetto per lui in questi ultimi mesi. Ci hanno dato grande forza e aiutato nei momenti difficili. L’ascolto e la lettura dei tanti messaggi ci hanno fatto capire quanto Jules avesse toccato i cuori e le menti di tante persone in tutto il mondo. Vorremmo chiedere infine che la nostra privacy sia rispettata in questo momento difficile».
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