La sentenza della Cassazione, sugli istituti scolastici religiosi di Livorno che dovranno pagare l’Ici, ha scatenato un putiferio all’interno degli ambienti cattolici. In particolare, una voce forte e contraria è giunta dal segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galatino: “E’ una sentenza pericolosa che limita fortemente la garanzia di libertà sull’educazione che tanto richiede anche l’Europa” ha dichiarato. Monsignor Galatino non ha nascosto tutta la sua indignazione: “Chi prende decisioni, lo faccia con meno ideologia – ha aggiunto – ho la netta sensazione che, con questo modo di pensare, si aspetti l’applauso di qualche parte ideologizzata. Il problema è che non ci si sta rendendo conto del servizio che svolgono le scuole pubbliche paritarie”. Il segretario della Cei, documenti alla mano, ha ricordato che “ci sono un milione e 300mila studenti nelle scuole paritarie. Bisogna anche sapere che, a fronte dei 520 milioni che ricevono le scuole paritarie, lo Stato guadagna 6 miliardi e mezzo. Quindi non bisogna farsi mettere il prosciutto sugli occhi dall’ideologia. Non stiamo parlando solo di scuole cattoliche; chiamiamo le cose con il loro nome, scuole pubbliche paritarie. Lo stesso ministro Giannini sta cercando di fare percepire che le scuole pubbliche sono paritarie”. Infine, Monsignor Galatino ha rivolto un appello alla magistratura: “Chi conosce realtà della Chiesa Cattolica che non pagano, lo denunci immediatamente. Mi rivolgo anche alla magistratura. Ho l’impressione che si voglia far passare tutto come un fatto unicamente cattolico; bisogna smetterla con i tiri allargati. La sentenza è pericolosa perchè si rischia davvero la chiusura di queste scuole, rischiando anche di limitare la libertà. La stessa Ue ci chiede garanzie sulla libertà educativa. Smettiamola inoltre con il pericoloso pensiero che sia la Chiesa Cattolica ad affamare l’Italia”.