Governo Renzi perde al Senato con 121 voti favorevoli e 118 contrari sull’art.4 del ddl Rai. Soddisfatti i 5 Stelle che affermano: «La riforma della Rai di Renzi è carta straccia come lo è lo stesso premier».
La maggioranza del Governo è andata sotto al Senato sulla votazione per l’art.4 del disegno di legge per la riforma Rai, con 121 voti favorevoli e 118 contrari. Approvati emendamenti del Movimento 5 Stelle, Forza Italia e della minoranza Dem. Adesso però sarà scontro tra governo e minoranza sul rinnovo del Consiglio di amministrazione. Il presidente della Vigilanza Rai Raffaele Fico (M5S), durante un’intervista ha affermato che con questa votazione «la riforma della Rai di Renzi è carta straccia come lo è lo stesso presidente del Consiglio. Il governo è confuso, non conosce i tempi parlamentari, e questi sono gli ultimi rantoli di una cultura che sta morendo». Per quanto riguarda l’elezione del prossimo Cda, secondo Fico andrebbe fatta attraverso una selezione pubblica di curricula e per ciò «faccio un appello a tutte le forze politiche: un’assunzione di responsabilità per il bene della Rai e del Paese. Chiedo che si nominino persone svincolate dalla politica e dai partiti, che abbiano competenza e indipendenza comprovate e nessun conflitto di interessi, attraverso una selezione pubblica di curricula. Ma per farlo seriamente servono più di 5 giorni». Dopo la sconfitta sull’art.4 del ddl Rai, anche se di soli tre voti, il presidente del Partito Democratico Matteo Orfini ha detto che «quanto accaduto oggi al Senato è incomprensibile. Se il voto in dissenso dal gruppo diventa non un’eccezione limitata a casi straordinari ma una consuetudine, significa che si è scelto un terreno improprio per una battaglia politica. Così non si lavora per rafforzare un partito ma per smontarlo».