A poco più di due settimane dall’uscita dal Partito Democratico, Stefano Fassina esce allo scoperto e annuncia la nascita di un nuovo partito politico, una nuova sinistra di governo fatto da ex Pd, Sel e Rifondazione Comunista. Tra i volti del nuovo partito troveremo sicuramente Pippo Civati, Sergio Cofferati e Monica Gregori. L’annuncio arriva al teatro Palladium di Roma durante quella che è stata definita la “festa dell’indipendenza dalla sinistra rassegnata e subalterna”. «Siamo qui per fare un partito politico», spiega Fassina, «chiamiamo le cose con il loro nome. Vogliamo essere, assieme ad altri, un affluente di un fiume che vuole misurarsi con una prospettiva di governo». «Oggi celebriamo l’indipendenza da una sinistra rassegnata e subalterna, chiusa alla partecipazione di uomini e donne, vincente senza vittoria». «Siamo qui perchè vogliamo tentare di ricostruire una connessione con le tante domande rimaste senza risposte da parte della politica. Renzi non è un usurpatore del Pd ma l’interprete estremo della subalternità culturale della sinistra italiana». «Il Pd è un ‘non partito’ – tiene a sottolineare l’ex dem – regolato dalla democrazia plebiscitaria dello statuto e regolato dai cromosomi del Lingotto. E’ stato doloroso lasciare il Pd lasciato non per azioni contingenti o per interessi ma per ragioni di fondo. Se avessimo voluto conservare le poltrone avremmo seguito strade più felici. Siamo consapevoli di rischi ma noi tra il Pd e un popolo democratico abbandonato dal Pd, abbiamo scelto il popolo democratico. Noi non è uno spazio chiuso ma aperto e accogliente. Questa è una scelta di vita». «Oggi si incontrano tanti uomini e donne che hanno lasciato il Pd perchè il Pd ha abbandonato il suo popolo. Parte un cammino in tante città, in tanti territori. Ci sarà Sel. Ci incontreremo con Sel nel prossimo autunno per avviare un percorso comune».
«Civati parte integrante di questo percorso»
Per quanto riguarda l’altro ex Pd, Pippo Civati, «è parte integrante di questo percorso insieme ad altri movimenti, associazioni, liste civiche che sono nate in questi mesi nei territori e tutti insieme lavoreremo poi per un soggetto politico unitario di una sinistra di governo capace di costruire un’agenda alternativa». «Vogliamo evitare la sindrome di Jep Gambardella, che, secondo la descrizione del bravissimo attore che l’ha interpretato nella ‘Grande Bellezza’ Tony Servillo, è “un vuoto in cerca di contenitore”. Ecco, noi non vogliamo questa sindrome».