Samantha Cristoforetti è atterrata a Terra sana e salva assieme ai due compagni di viaggio Terry Virts, americano, e Anton Shkaplerov, russo; i tre sono giunti nella steppa del Kazakistan a bordo della navetta spaziale Soyuz, alle 15.43, ora italiana. Le operazioni di rientro dalla Iss, Stazione Spaziale Internazionale, si sono dunque concluse con successo. Astro Samantha, come è stata ribattezzata dai media, prima donna italiana ad andare nello spazio, è rimasta in orbita per ben 200 giorni, un record tenendo conto che il tempo di permanenza di ogni astronauta è molto meno, ma c’erano stati alcuni problemi tecnici a maggio che l’ avevano costretta a prolungare il suo viaggio tra le stelle. Appena l’atterraggio è avvenuto, i veicoli di supporto hanno subito raggiunto la Soyuz per aiutare i tre astronauti ad uscire dalla navetta; la Cristoforetti è stata l’ultima a fare capolino dall’interno della Soyuz, pochi minuti dopo l’atterraggio nella steppa kazaka. E’ apparsa molto frastornata, come d’altronde anche i suoi compagni di atterraggio, ma sorridente. Appena usciti fuori dal velivolo, i tre sono stati fatti salire su un aereo militare con destinazione Houston per un periodo di quarantena prima di tornare definitivamente a casa. Il premier Matteo Renzi, appena ricevuta la notizia del ritorno di Samantha, ha twittato entusiasta: “Bentornata @astrosamantha. Siamo molto orgogliosi di lei, capitano. L’aspettiamo presto in Italia”. Tutti e tre gli astronauti sono parsi in buona forma e rilassati, nonostante la fatica del viaggio di rientro. La Cristoforetti si è rilassata stirando le gambe, dopo quattro ore trascorse rannicchiata nello spazio angusto della navetta. Prima di Samantha, il primato per la missione spaziale più lunga mai sostenuta da una donna era dell’americana Sunita Williams, con 195 giorni trascorsi nello spazio contro i 200 della Cristoforetti.