Il prossimo primo agosto arriveranno i rimborsi delle pensioni da parte dell’Inps; l’Inps pagherà finalmente gli arretrati come stabilito dalla sentenza della Corte Costituzionale e recepita dal decreto legge del governo in merito. Le pensioni interessate dal rimborso sono quelle da 3 volte il minimo fino a 6 volte secondo un calcolo confermato da una circolare diffusa ieri. Per quanto riguarda il biennio 2012/2013, percepiranno un reintegro del 100 % tutti i trattamenti di importo complessivo fino a tre volte il minimo; il reintegro, poi, scende al 40 % per gli assegni superiori a 3 volte il minimo e fino a 4 volte, al 20 % per quelli tra 4 e 5 volte il minimo e, infine, al 10 % per quelli tra 5 e 6 volte il minimo. Per l’annata 2014/2015, invece, la rivalutazione sarà riconosciuta a partire dalle pensioni superiori a 3 volte il minimo e fino a 6 volte, e sarà pari al 20 % della percentuale assegnata per ogni fascia di reddito per gli anni 2012 – 2013. Per esempio, quelle pensioni a 3 o 4 volte il minimo complessivo di 1.500 euro potranno godere della rivalutazione una tantum di 796 euro. La novità assoluta è che anche gli eredi avranno diritto ai rimborsi delle pensioni superiori a tre volte il minimo; l’Inps ha precisato infatti che i pagamenti riguarderanno anche le pensioni che, al momento della lavorazione, risulteranno eliminate ed il pagamento degli aventi diritto sarà effettuato a domanda nei limiti della prescrizione. Nella circolare pubblicata ieri è descritta anche la misura della rivalutazione automatica per gli anni 2012, 2013, 2014 in base all’importo complessivo dei trattamenti pensionistici degli aventi diritto. Come disposto dal decreto legge, gli importi dovuti a titolo di arretrati saranno corrisposti agli interessati a decorrere dal 1 agosto 2015.