Il prefetto di Napoli, Maria Gerarda Pantalone, ha notificato “tempestivamente e con sollecitudine” il decreto di sospensione dalla carica di presidente della regione Campania a Vincenzo De Luca. La prefettura ha depositato ieri all’ufficio del protocollo del Consiglio Regionale il provvedimento di sospensione ed ha inoltre contattato il presidente facente funzioni del Consiglio Regionale, Rosetta D’Amelio, alla quale doveva essere formalmente comunicato secondo la legge Severino. Il provvedimento era stato firmato dal premier Matteo Renzi due sere fa per la condanna in primo grado di De Luca per il reato di abuso d’ufficio. “Ieri (due giorni fa, n.d.r.) è stato sospeso De Luca, la giurisdizione valuterà i diversi passaggi” ha commentato il ministro di Giustizia Andrea Orlando, che ieri si trovava in visita ufficiale a Palermo. E’ pur vero, però, che quella di De Luca è una situazione senza precedenti: sospeso per la condanna di abuso d’ufficio, sì, ma, secondo il parere dell’Avvocatura di Stato, può comunque firmare gli “atti conseguenti” e quindi anche la Giunta regionale che governerà la Campania per i prossimi cinque anni; potrà nominare anche il vicepresidente che, subito dopo, lo sostituirà durante il periodo della sospensione appena insediato. L’insediamento della Giunta avverrà il prossimo lunedì mattina alle 10 e le opposizioni minacciano manifestazioni dentro e fuori dall’aula. Il più duro è stato proprio l’ex governatore campano Stefano Caldoro: “La sospensione chiarisce un punto molto importante – ha detto – De Luca ha imbrogliato tutti raccontando per diversi mesi quella che è diventata la più grande menzogna della politica italiana. Aveva detto che su di lui la legge Severino non sarebbe stata applicata e invece Renzi lo ha fatto; ora c’è lo stallo istituzionale. De Luca non potrà entrare in aula lunedì per leggere il programma, in quanto non può svolgere alcuna attività di consigliere. Su questo siamo tutti d’accordo, in aula lui non ci dovrà essere”.