Com’era prevedibile, Vincenzo De Luca ha presentato il ricorso contro la sua sospensione da presidente del Consiglio Regionale della Campania; la notizia è stata comunicata ieri dal vicepresidente in pectore della giunta De Luca, Fulvio Bonavitacola del Pd. Il ricorso è stato depositato presso il tribunale di Napoli. Il Consiglio Regionale previsto per ieri è stato sconvocato, i consiglieri pentastellati hanno dovuto letteralmente trattare per poter accedere all’organismo, sito all’isola F3 del centro direzionale di Napoli, ed anche i giornalisti hanno dovuto attendere fuori l’arrivo delle disposizioni, mentre una manifestazione che ha coinvolto 300 persone, tra cinque stelle, disoccupati e manifestanti di destra, ha protestato in piazza contro il blocco istituzionale richiedendo “lavoro e reddito di cittadinanza”. La nuova legislatura non è cominciata con l’insediamento degli eletti, bensì con delle conferenze stampa indette dai gruppi di opposizione che lamentano lo stallo istituzionale venutosi a creare con la sospensione di De Luca, neoeletto governatore campano. Il presidente provvisorio del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio, ha partecipato ieri ad una riunione del Pd per discutere sulla linea da adottare, ma la prima cosa di cui tenere conto è il termine perentorio del prossimo 12 luglio, data in cui il Consiglio dovrà insediarsi per forza, altrimenti sarà dichiarato decaduto e si dovrà tornare alle urne.
“Se stamattina (ieri, n.d.r.) il Consiglio Regionale si dovesse riunire prenderebbe atto della sospensione di De Luca e, secondo la dottrina, si dovrebbe tornare a votare. Bisogna tornare a votare e chiedere a quei partiti che hanno fatto fuoco e fiamme nelle nostre istituzioni di non ripresentarsi più e tornarsene a casa” aveva dichiarato a Sky TG24 il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio, del M5S.