Sono venute fuori alcune indiscrezioni che confermano che Fabio e Mingo, i due inviati pugliesi di “Striscia la Notizia”, sarebbero indagati: la procura di Bari ha infatti aperto un’ inchiesta per far luce su un presunto servizio falso, girato dagli ormai ex inviati del tg satirico di Canale 5. Licenziati in tronco da Antonio Ricci, Fabio e Mingo sono stati iscritti nel registro degli indagati per simulazione di reato; il pezzo in questione è quello del presunto falso avvocato. I magistrati baresi avrebbero indagato per lo stesso reato anche l’uomo prestatosi per impersonare il falso legale, che secondo gli inquirenti è proprio un attore, ed altre due persone coinvolte nella realizzazione del servizio, andato in onda due anni fa. Proprio gli inquirenti pugliesi hanno fatto la prima mossa, chiedendo a Mediaset alcune informazioni sul lavoro svolto da Fabio e Mingo; Ricci, autore del programma, e l’azienda avrebbero già depositato due denunce per truffa. La notizia dell’improvviso licenziamento dei due inviati di Striscia in terra di Puglia era arrivata in diretta televisiva, annunciata dal Gabibbo: “Cari spettatori, parliamo di Fabio e Mingo e della loro redazione – aveva dichiarato il celebre pupazzo rosso, mascotte del programma – abbiamo acclarato che il caso di qualche tempo fa del falso avvocato era una messa in scena. Forse i panni sporchi si lavano in famiglia, ma siete voi la nostra famiglia”. Alla dichiarazione del Gabibbo era seguita la risposta piccata di Fabio e Mingo: “Ci siamo sempre prodigati per rendere al meglio la nostra prestazione di attori nell’ambito dei servizi, prodotti esclusivamente nel rispetto delle precise indicazioni ricevute ed assecondando sempre gli autori del programma nella scelta e nelle modalità di esecuzione dei servizi stessi”.